338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

American University di Washington: caffeina, la "droga" più diffusa al mondo

cufrad news alcologia alcol alcolismo American University di Washington: caffeina, la "droga" più diffusa al mondo

Caffeina, la “droga” più diffusa al mondo

Secondo un recente studio, la caffeina non sarebbe diversa da altre forme di droga. La dipendenza che ne deriva e i sintomi da astinenza che si provano impedirebbero alle persone di smettere di assumerla anche se si fosse obbligati a farlo


Definirla “droga legalizzata” forse appare un po’ esagerato quando la si associa a una semplice tazzina di caffè. Ma, secondo quanto dichiarato da alcuni professori dell’American University di Washington, non lo è affatto.

Chi è solito bere caffè e introdurre dosi abbastanza elevate di caffeina, a detta dei ricercatori, mostra una notevole dipendenza. Ma non è tutto: ridurne il consumo, causerebbe in questi casi vere e proprie manifestazioni da astinenza, a tal punto che neppure quando vi sono condizioni particolari (magari di salute) che indurrebbero a evitarne il consumo si riesce a smettere. Si pensi solo a chi soffre di serie problematiche cardiache o a chi ha problemi di coagulazione, oppure a una semplice gravidanza. Tutte buoni motivazioni per dire addio a una “dose” di caffeina, di cui però difficilmente si riesce a liberarsi. A tutti questi problemi viene persino dato un nome preciso: “Caffeine Use Disorder”.

E’ tuttavia bene anche tener presente che la caffeina non si trova soltanto nel caffè, ma spesso la si assume anche attraverso altri alimenti o bevande come quelle energetiche, quelle a base di Cola, il tè, il cioccolato, il guaranà, con le foglie di Yerba Mate e persino in alcuni farmaci dalle proprietà analgesiche.

«Gli effetti negativi della caffeina non sono spesso riconosciuti come tali, perché si tratta di una droga socialmente accettabile e ampiamente consumata, ben integrata nelle nostre abitudini e routine – spiega Laura Juliano dell’American University e coordinatrice dello studio – E mentre molte persone possono consumare caffeina senza avere danni, per alcuni produce effetti negativi, dipendenza fisica, interferisce con il funzionamento quotidiano e può essere difficile rinunciarci: tutti segni di un uso problematico».

Lo studio, pubblicato sul Journal of Caffeine Research, è stato in grado di riassumere molte delle ultime ricerche che hanno mostrato le prove biologiche inerenti alla dipendenza da caffeina. E’ proprio attraverso tali dati che si è potuto stabilire quanto sia diffusa la dipendenza da caffeina e quali sono i sintomi sia fisici che psicologici che è in grado di innescare nei consumatori abituali.
La Juliano mette in guardia anche dal consumo di tale sostanza in base all’età e alla condizione attuale. Per esempio, ricorda che gli adulti – ovviamente sani –  dovrebbero limitare il consumo di caffeina a non più di 400 mg al giorno. In soldoni, si traduce a circa due-tre tazzine di caffè. Però se si assume anche tè (indicativamente un minimo di 60 mg per tazza) o energy drink (indicativamente 80 mg a lattina), ovviamente le tazzine di caffè dovrebbero essere ridotte.

Le donne in gravidanza dovrebbero ridurre di almeno la metà la dose massima raccomandata, quindi dovrebbero far attenzione a non superare i 200 mg al giorno.  Chi invece dovrebbe astenersi quasi del tutto sono le persone che soffrono di ipertensione, disturbi cardiocircolatori, insonnia, crisi d’ansia, attacchi di panico e persino incontinenza urinaria.

Bisogna anche dire che la quantità di caffeina varia da caffè a caffè e non è così semplice riconoscerne il contenuto.

«In questo momento, i produttori non sono tenuti a etichettare quantità di caffeina e di altri prodotti come le bevande energetiche. Non vi è alcun regolamento sui limiti della caffeina», continua la Juliano.
Sembra che solo adesso ci stiamo rendendo conto del fatto che l’uso costante e massiccio di caffeina può diventare un grosso problema sociale. Recentemente, infatti, anche l’American Psychiatric Association Caffeine ha ufficialmente riconosciuto il “Caffeine Use Disorder” come vero e proprio problema di salute.
 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.lastampa.it/2014/01/30/scienza/benessere/caffeina-la-droga-pi-diffusa-al-mondo-bWOgCsfYltKllleanKcAsK/pagina.html

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)