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Analisi delle droghe nell'ambiente, una revisione scientifica

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Analisi delle droghe nell'ambiente, una revisione scientifica
fonte: Sci Total Environ

Una recente revisione scientifica riporta come le sostanze stupefacenti e i loro metaboliti rappresentino l'ultimissimo gruppo di "inquinanti emergenti" del nostro pianeta. La loro determinazione (qualitativa e quantitativa) e monitoraggio in diversi substrati quali le acque, il terreno, le sedimentazioni, l'aria, rappresenta uno strumento indiretto di valutazione della diffusione dell'uso delle droghe nelle zone di rilevamento. Questi dati possono inoltre consentire di fare una valutazione del potenziale impatto tossicologico che concentrazioni, seppur molto basse ma ripetute nel tempo, possono ripercuotersi nell'habitat naturale.
Mallavarapu Megharaj e collaboratori della University of South Australia hanno pubblicato sulla rivista che si occupa di problematiche ambientali Science of the Total Environment, una revisione scientifica degli studi realizzati nel mondo, sulla distribuzione delle droghe e dei loro metaboliti nell'ambiente. A differenza degli studi circa l'impatto ambientale degli scarti di farmaci medicinale, le informazioni sull'ecotossicità delle droghe illecite sono molto scarse in letteratura. Fino ad ora sono stati pubblicati solo alcuni report che riguardano specificatamente la tossicità sugli organismi acquatici dell'amfetamina, della cocaina e della morfina. L'escrezione delle droghe avviene prevalentemente attraverso le urine e le feci umane e rappresenta la principale via di inquinamento ambientale con droghe. A partire dalle acque reflue infatti, le droghe raggiungono l'ambiente acquatico rappresentando un potenziale rischio per il biosistema (vegetazione, animali). Dall'analisi della letteratura emerge che i residui di sostanze più abbondanti nelle acque reflue sono la benzoilecgonina e l'ecgonina metilestere (entrambi metaboliti della cocaina), la morfina, l'MDMA, la metamfetamina e l'amfetamina. Per quanto riguarda l'atmosfera invece, i possibili livelli di droghe possono essere transienti e molto variabili rispetto a quanto riscontrabile nelle acque reflue. Infine gli autori ricordano che le informazioni sul monitoraggio della presenza di droghe nell'ambiente derivano prevalentemente da studi realizzati in Nord America e in Europa. Rimane sconosciuta la situazione in alte parti del mondo, e sottolineano l'importanza di ulteriori studi per una valutazione globale della potenziale ecotossicità delle droghe.

 

Pal R, et al, Illicit drugs and the environment - A review. Sci Total Environ (2012), doi:10.1016/j.scitotenv.2012.05.086


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)