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News di Alcologia

Analisi delle nuove frontiere della dipendenza

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Smart drugs, kobret e anfetamine. Come sono cambiati consumo e assuntori

Cocaina? Eroina? Ecstasy? Anacronistico, roba da anni ottanta e novanta. Le nuove frontiere della dipendenza, o meglio dello

sballo giovanile, si chiamano anfetamine, kobret e droghe furbe o «smart drugs». Da fumare, inalare e nel caso anche

iniettare. Lo scenario del consumo delle droghe in provincia di Frosinone è in evoluzione, un'evoluzione che fa paura e che

impone una riflessione su quelle che sono le «malattie» dei giovani. Proprio così, perché le nuove droghe sono appannaggio

per il 90% dei ragazzi dai 17 ai 35 anni. L'aumento del consumo in provincia nel giro di quattro/cinque anni sfiora il 500%,

simile alle grandi aree metropolitane. Un dato Asl assoluto su quelle che vengono definite le nuove droghe, che sono il

frutto di combinazioni di sostanze già note come eroina e anfetamina. Meglio procedere con ordine per non perdersi nelle

difficili maglie dello sballo. Le più dannose, e più diffuse (si parla di un buon 30% fra i giovani che usano sballarsi),

sono le anfetamine e derivati. In crescita, se pur non in maniera esponenziale, il consumo di ketamina: anestetico

veterinario, chiamata per questo «droga dei cavalli», che scatena sensazioni di morte apparente e dissociazione dal proprio

corpo, oltre che fenomeni di allucinazione. Miscele di sostanze chimiche prodotte in laboratorio e che provocano danni al

cervello e al sistema nervoso incalcolabili. La preoccupazione maggiore che deriva dall'assunzione di queste sostanze è

quella che gli esperti definiscono «policonsumo», ossia l'assunzione con alcol di gradazione elevata. Altra droga che si sta

diffondendo è il kobret, un mix di anfetamina e scarto di eroina, si inala. La diffusione non è altissima, ma comunque

preoccupa. Questa tipologia di sostanza sostituisce l'ecstasy, la cui diffusione ha raggiunto picchi una decina di anni fa.

Infine le cosiddette droghe furbe, una tipologia di sballo etnico di tipo naturale: molte si fumano, altre si masticano,

alcune si inalano e sono indirettamente legali dacché non appartenenti alla tabella che il ministero della Sanità emette ogni

anno. Molti anziché fare lo spinello si cimentano con queste nuove droghe, la cui diffusione viaggia in rete con ordinativi

on-line. Ordinativi anche legati alla narcoagricoltura. Tanti, infatti, usano comprare i semi all'estero e innestarli nelle

terre ciociare. Per quel che concerne, invece, le droghe «tradizionali» l'eroina è in declino ma non è scomparsa del tutto

(come confermano gli arresti effettuati proprio ieri dalla polizia) e la cocaina tiene, appannaggio per lo più

delle persone mature, anche se rispetto a una decina di anni fa, il consumo è cresciuto fra i giovani. Insomma, per una

serata da sballo i ciociari scelgono la «coca», per la discoteca e le serate sfrenate meglio «calarsi» le droghe sintetiche

come anfetamine e derivati.