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Analytical and Bioanalytical Chemistry: analisi biochimica della dipendenza da sostanze

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La metabolomica per studiare i meccanismi della dipendenza da sostanze

Un recente studio pubblicato sulla rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry ha evidenziato come la metabolomica possa rappresentare un nuovo approccio per indagare il meccanismo della dipendenza da sostanze stupefacenti. La metabolomica rappresenta lo studio dei metabolomi, ovvero il set completo dei metaboli endogeni prodotti da un organismo.  Nello specifico,  Kei Zaitsu e collaboratori della Nagoya University in Giappone, hanno studiato la  possibilità di descrivere i diversi stati biologici nella dipendenza da droghe con la metabolomica: attraverso lo studio dei profili metabolici urinari e plasmatici, gli autori hanno ipotizzato la possibilità di individuare le alterazioni conseguenti all’assunzione di droghe con un potenziale inoltre, di predire i livelli di dipendenza.
La ricerca è stata condotta usando modelli animali per studiare gli effetti di ricompensa da sostanze stupefacenti, nello specifico lo studio del condizionamento della preferenza di un luogo (conditioned place preference  o CCP)  indotto da morfina, metamfetamina e cocaina su ratto. L’approccio metabolomico utilizzando la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa su urine e plasma dei ratti usati nello studio, hanno condotto all’identificazione di un totale di 57 metaboliti nel plasma e 70 nelle urine. L'approccio metabolomico ha rivelato che le quantità di alcuni metaboliti, tra cui intermedi del ciclo degli acidi tricarbossilici, erano significativamente variati nelle urine dei ratti dipendenti da morfina, indicando dunque una profonda alterazione del metabolismo energetico. La morfina ha prodotto inoltre variazioni significative dei livelli di acido 3-idrossibutirrico, L-triptofano, cistina e N-propilamina nel plasma, mentre sono stati rilevati  livelli alterati di lattosio, sperimidina e acido stearico nei dipendenti da metamfetamina; treonina, cistina e spermidina, nei dipendenti da cocaina.
In conclusione, dallo studio emerge che le differenze nei profili metabolici suggeriscono diversi stati biologici nella dipendenza da morfina, metamfetamina e cocaina, condizione che potrebbe essere attribuita ad una diversa azione delle droghe sul circuito cerebrale della ricompensa e il conseguente adattamento. I risultati dello studio suggeriscono dunque che la metabolomica può rappresentare un nuovo approccio per studiare la dipendenza da sostanze stupefacenti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)