Anche i religiosi hanno problemi di alcol
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Donatella Vetuli
Stressati da troppi impegni, in crisi esistenziale, magari bisognosi di staccare la spina e affrontare il demone della depressione. Lo sono anche loro, i religiosi, al pari di chi non indossa l'abito, tanto da richiedere il sostegno di specialisti in camice bianco, sia pure di ispirazione freudiana. E se il pastore si è perso e ha bisogno di lasciare la parrocchia per curarsi l'anima, a Padova c'è chi pensa - clinicamente parlando - anche per lui. Due conventi, meglio, due centri, con team di medici e psicologi di ottimo training, perchè anche la pecora smarrita possa ritornare al suo gregge, rinnovata da preghiere e scienza medicina. Dice don Enzo, della Basilica del Santo: «A Monselice, nella comunità dei francescani conventuali di Montericco, vengono curati tossicodipendenti e alcolisti, tra i quali anche alcuni religiosi. Provengono da tutta Italia». Nulla di cui stupirsi se la solitudine naufraga in un bicchiere, anche per chi ha consacrato la vita a dio. Al parroco caduto nella dipendenza da vino spetterà, come da protocollo democraticamente comune, terapia con medici, psicologi e operatori qualificati. E accanto alla lunga riabilitazione la salvifica preghiera, tra prati e serre dei Colli Euganei.
Ma non c'è solo l'alcolismo. Crisi vocazionali, un male oscuro secolarizzato in depressione, oppure un insopprimibile bisogno di ripensare alle proprie scelte, magari lontano dal pulpito a cui ci si è votati. O forse stanchezza da superlavoro. Succede anche al don. Ad ospitare il religioso in difficoltà i frati dei santuari antoniani di Camposampiero. Intensa attività comunitaria con l'aiuto di psicologi, uno dei quali in tonaca. Una rinascita.
Dice don Enzo: «Non è vero che oggi siano aumentati i religiosi in crisi. È che prima la questione non veniva affrontata. Oggi, ogni diocesi può contare su casa di accoglienza dove seguire chi sta male».
In accordo con il vescovo, anche il parroco si ritira. Tra lodi al Signore e psicoterapia, il miracolo può accadere.