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Ancora sul "Pub Crawling": a gruppi da un pub all'altro

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A sciami si muovono sulle strade del centro storico, da un pub all'altro. Dal Colosseo a piazza di Spagna, da Campo de' Fiori a Trastevere. Ci sono le ragazzine di Alicante con il piercing, i tre amici con i capelli rossi e le magliette a maniche corte malgrado il freddo da Dublino, il gruppo che vuole fare casino arrivato da Edimburgo, giovanissimi americani che qui si sentono molto più liberi di esagerare senza le regole molto più severe degli Stati Uniti in tema di alcolici. No, non sono i grupponi dei bus turistici che inseguono la guida, armati di cuffiette per ascoltare la presentazione dei vari monumenti. Sono ragazzi di tutta Europa, soprattutto Spagna, Germania, Irlanda e Regno Unito, ma anche dagli Stati Uniti e dall'Australia, che hanno raccolto gli inviti che viaggiano su Internet e si sono uniti ai "pub crawl". Sono pellegrinaggi organizzati nei pub, proposti spesso da coetanei stranieri o italiani che abitano a Roma.
La formula varia, ma in linea di massima si paga una quota d'iscrizione - dai 15 ai 25 euro -, ci si fa trovare a tarda sera nei punti di partenza e poi si comincia la passeggiata, da un locale notturno all'altro. A volte c'è l'open bar - vale a dire con 20 euro bevi quanto ti pare. Non solo birra, ma anche assaggi di superalcolici, dal rum alla vodka. Per molti ragazzi che visitano la Capitale - in teoria, ma molto in teoria, tutti maggiorenni - è un'occasione per ammirare Roma di notte, accompagnati da qualcuno che conosce le strada e i posti giusti. In più si risponde al desiderio di conoscere altri coetanei e di bere senza avere molti problemi. La formula del pub crawl non è stata inventata a Roma, è popolare nel nord Europa, ed è molto amata ad esempio anche dal popolo dell'Erasmus. Fra le diverse offerte che si trovano su Internet, è popolare l'appuntamento dal Colosseo: per 20 euro promette un tour in 4-5 pub della città, con tanto di magliette ricordo e sconti nei locali (che solitamente siglano degli accordi con gli organizzatori dei tour). Anche in questo caso c'è la promessa di un'ora di alcol libero, fra birre e cocktail, con la formula "all the beer and cocktail you can drink". Ma l'offerta è vasta, ad esempio è molto popolare un altro pub crawl che parte da piazza di Spagna, promette per 25 euro tre tappe in tre pub, sempre con la formula dell'open bar: bevi quanto ti pare. E' una competizione all'ultima bevuta e quasi sempre pubblicizzata in inglese perché il potenziale cliente è il ragazzo straniero che cerca informazioni su Internet e sbarca a Roma per divertirsi. In questa corsa all'ultima bevuta c'è però una grande incognita: chi controlla che chi beve è davvero maggiorenne? Soprattutto, chi vigila perché il desiderio di bere e socializzare non si trasformi in sballo pericoloso?