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Andria (BA), aumenta l'abuso di alcol tra giovanissimi: l'allarme di "Io ci sono!"

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Andria, aumenta l'abuso di alcool tra giovanissimi: l'allarme di "Io ci sono!"


ANDRIA- Il consumo di alcool tra i giovani è una problematica che con il passare del tempo sta ingigantendo la sua portata. Sempre più ragazzi, e sempre più giovani, si avvicinano all'alcool in modo incosciente, irresponsabile, non conoscendo gli effetti di alcolici e di superalcolici. A testimoniare la grave condizione sociale in cui versano i nostri ragazzi giunge la denuncia dell'Associazione di Andria "Io ci sono".


"L'abuso di consumo di alcol e di droghe nella città di Andria è un tema sempre attuale e a parte un certo mondo di esperti e Agenzie istituzionali che compiono egregiamente il loro ruolo, rimane tutto intero ed aumenta in maniera esponenziale il problema sociale che per timore, per assenza di sensibilità o forse solo per paura in molti continuano ad ignorare quasi fosse ormai diventato un fenomeno normale in una città ormai diventata moderna, evoluta e progredita quale vuol farsi apparire oggi quella di Andria."


Dopo tutti questi anni a studiare e a capire i reali effetti ( negativi) dell'alcool, dopo tutte le campagne "anti-alcool" portate avanti dalle Istituzioni, ciò che realmente manca è un po' di senso civico. Latita dalle nostre parti (perché l'abuso di alcool tra i minori è problematica comune) quella concezione per cui il rispetto di sé è rispetto verso gli altri: farsi del male vuole dire recare danno a chi ci vive accanto. Inoltre, ciò che lamenta l'Associazione è la tolleranza con cui il fenomeno viene trattato: "Incontrare giovanissimi adolescenti fuori da alcuni bar ad abusare continuamente e ripetutamente di alcol è scena comune; vedere sdraiati gruppi di giovanissimi sulle scale del palazzo municipale, su alcuni monumenti dislocati in città, sugli accessi alle chiese è anch'essa scena diffusa e ampiamente tollerata ma vedere gruppi di giovani evidentemente minori che vagano tra le auto in corsa, evidentemente in uno stato di alternazione psichica, con tra le mani bottiglie di birra o di altro tipo di bevande alcoliche, bevendo continuamente e nel contempo gridando, lanciando urla incomprensibili credendo di essere soli al mondo è una scena che ora sta diventando diffusa e verificabile in molti quartieri cittadini, dal centro urbano alle periferie. [...]qualcosa di grosso sta sfuggendo dalle mani e questa situazione è talmente grave che non potrà mai essere in grado di compensare nessuna di quelle esaltazioni mediatiche che vengono ripetute, ciclicamente e alternativamente per evidenziare una presunta crescita della nostra Società locale spesso, troppo spesso, quasi sempre scollegata da quella crescita e da quel progresso culturale che dovrebbe obbligatoriamente accompagnare lo sviluppo culturale, urbanistico, storico ed economico di una Comunità che suo definirsi avanzata. Ad Andria questa contraddizione è forte, fortissima e quello che preoccupa ancor più è che parlarne è diventato tabù, quasi a voler sottacere piuttosto che tollerare tutto ciò perché evidentemente in questo modo le coscienze possono sentirsi più leggere e magari rendere normale anche vedere il proprio figlio adolescente sdraiato su quelle scalinate a bere, fumare e fare uso di droghe, in pubblico e nella consueta indifferenza generale che alleggerisce le coscienze collettive."

Michele Noviello


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)