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Andria (BA): troppo alcol tra i giovanissimi

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Alcol tra i giovanissimi: ad Andria ormai è normale


Alcol e droga sono sempre temi attualissimi e delicati, ancor di più se ad essere protagonisti sono i giovanissimi, in molti casi anche minori.
Tanto si fa per la prevenzione, ma evidentemente non abbastanza, anzi oseremo dire non sufficiente visto l'allargarsi del fenomeno a gente sempre più giovane e il rischio che questo possa sfuggire di mano ad associazioni, enti e .. genitori.

A denunciare la situazione nella città di Andria è l'associazione "Io ci Sono!" sempre attenta e pronta ai problemi di natura sociale e alle conseguenze che ne derivano.

«A parte un certo mondo di esperte Agenzie istituzionali che compiono egregiamente il loro ruolo, rimane tutto intero ed aumenta in maniera esponenziale il problema sociale che per timore, per assenza di sensibilità o forse solo per paura in molti continuano ad ignorare quasi fosse ormai diventato un fenomeno normale in una città ormai diventata moderna, evoluta e progredita quale vuol farsi apparire oggi quella di Andria.

Incontrare giovanissimi adolescenti fuori da alcuni bar ad abusare continuamente e ripetutamente di alcol è scena comune; vedere sdraiati gruppi di giovanissimi sulle scale del palazzo municipale, su alcuni monumenti dislocati in città, sugli accessi alle chiese è anch’essa scena diffusa e ampiamente tollerata ma vedere gruppi di giovani evidentemente minori che vagano tra le auto in corsa, evidentemente in uno stato di alterazione psichica, con tra le mani bottiglie di birra o di altro tipo di bevande alcoliche, bevendo continuamente e nel contempo gridando, lanciando urla incomprensibili credendo di essere soli al mondo è una scena che ora sta diventando diffusa e verificabile in molti quartieri cittadini, dal centro urbano alle periferie, come accaduto per il caso di alcuni giorni fa cui si riferisce la foto inviataci dal Comitato di Quartiere Europa, scattata in Corso Europa Unita sabato scorso 20 luglio poco prima delle ore 19,00.

Se queste scene continuano quindi a ripetersi e se accanto a queste scene si assiste ad una città che ogni mattina si sveglia con numerose bottiglie di alcolici e anche di superalcolici lasciate abbandonate su marciapiedi e perfino al centro delle carreggiate o abbandonate nei parchi pubblici allora qualcosa, qualcosa di grosso sta sfuggendo dalle mani e questa situazione è talmente grave che non potrà mai essere in grado di compensare nessuna di quelle esaltazioni mediatiche che vengono ripetute, ciclicamente e alternativamente per evidenziare una presunta crescita della nostra Società locale spesso, troppo spesso, quasi sempre scollegata da quella crescita e da quel progresso culturale che dovrebbe obbligatoriamente accompagnare lo sviluppo culturale, urbanistico, storico ed economico di una Comunità che suo definirsi avanzata.

Ad Andria questa contraddizione è forte, fortissima e quello che preoccupa ancor più è che parlarne è diventato tabù, quasi a voler sottacere piuttosto che tollerare tutto ciò perché evidentemente in questo modo le coscienze possono sentirsi più leggere e magari rendere normale anche vedere il proprio figlio adolescente sdraiato su quelle scalinate a bere, fumare e fare uso di droghe, in pubblico e nella consueta indifferenza generale che alleggerisce le coscienze collettive».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)