338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Angoscia borderline e uso di sostanze

cufrad news alcologia alcol alcolismo angoscia borderline e uso di sostanze

Disfarsi di Sé. Angoscia borderline e uso di sostanze
ANTONELLO CORREALE


Introduzione
La stretta interdipendenza tra disturbo borderline e abuso di sostanze è universalmente nota e così significativa da essersi conquistata un posto di rilievo tra i sintomi caratteristici di questo quadro clinico nella nosografia psichiatrica contemporanea. È meno chiaro però quale sia il nesso più preciso e costante che induce questa relazione, così facile a verificarsi e così frequente da riscontrarsi. Molti Autori sottolineano la funzione di sollievo e quasi di medicazione che le sostanze svolgerebbero, in un quadro caratterizzato da emozioni e stati d'
animo, da un lato indefiniti e vaghi, ma comunque penosi e quasi insopportabili. Altri sottolineano la tendenza all'agire tipico di questa personalità. Il pensiero trova difficoltà a operare sulla sua materia specifica, cioè le rappresentazioni e i collegamenti tra elementi mentali diversi, e questa difficoltà si scaricherebbe, se vogliamo usare questo termine, in un atto, anziché in una produzione di elementi mentali. Tali atti - l'uso e poi l'abuso di sostanze - costituirebbero una via di deflusso di una specie di ingorgo di pensieri e di idee che appunto, non potendo prendere forma, si indirizzerebbero verso una specie di «scarica» immediata. Altri ancora sottolineano le intolleranze alla frustrazione e quella tipica impazienza che caratterizza il borderline, poiché l'attesa equivale alla non presenza e il tempo non viene vissuto come svolgimento e processo ma solo come dialettica statica piacere - dolore, assenza - presenza. La sostanza offrirebbe una via di uscita a questa necessità di non permanere nell'attesa e nell'anticipazione di qualcosa che ancora non è avvenuto, attesa e anticipazione che per il borderline equivalgono a un soggiorno in una terra di nessuno. In una prospettiva più radicale ancora, la sostanza costituirebbe un elemento distruttivo, una sorta di radicale destrutturazione del mondo, un modo per azzerare non solo emozioni e fantasie ma anche differenze e distinzioni nel mondo esterno, in modo da placare la fatica consistente nel differenziare, ordinare, distinguere la diversità insita in se stessi e nel mondo esterno.


Per leggere l'articolo completo: http://psiche-spi.it/incontrarsiodirsiaddio/3/CORREALE-SECONDEBOZZE.pdf

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)