Ania: bene alcol zero ai neopatentati
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Fondazione condivide norme varate da Commissione trasporti Camera
Fondazione Ania plaude al giro di vite sulla sicurezza al volante della commissione Trasporti della Camera, che ha varato un nuovo provvedimento sul codice della strada, e tra le novità che la Fondazione apprezza il divieto assoluto di assumere alcol per neopatentati e autisti di professione. "Concordiamo con le nuove norme approvate oggi dalla Commissione Trasporti della Camera - ha dichiarato Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale - che ha accolto numerose proposte presentate proprio dalla nostra Fondazione", e in "particolare, vanno sottolineati i provvedimenti che prevedono 'alcol zero' per i neopatentati e i professionisti della strada, l'introduzione della prova pratica per il patentino del ciclomotore, le nuove regole per il trasporto pesante e l'obbligo imposto agli enti locali di destinare i proventi delle multe a iniziative di sicurezza stradale. Siamo fortemente convinti che questi provvedimenti e altre misure ancora più restrittive possano ridurre l'incidentalità stradale nel nostro Paese". "Riteniamo che l'introduzione del tasso alcolemico zero per i neopatentati nei primi tre anni di patente - prosegue Salvati - sia un'importante passo avanti per ridurre la mortalità stradale, soprattutto per contrastare le stragi del sabato sera". Le statistiche - ricorda l'Ania - dimostrano che gli incidenti stradali si verificano con maggiore frequenza nelle ore notturne del fine settimana: nel 2007 - sottolinea Salvati - durante i weekend, tra le 22 e le 6 del venerdì e del sabato sera, si sono registrati 14.406 incidenti, con 24.722 feriti e 621 morti che corrispondono al 43,8% degli incidenti registrati complessivamente nelle ore notturne. "Va inoltre considerato - prosegue il presidente della Fondazione Ania - che il 30% degli incidenti è determinato da persone alla guida in stato psicofisico alterato, come confermano i dati dell'Istituto Superiore di Sanità. E' un allarme serio e grave: una strage continua che questo provvedimento potrà contribuire a fermare". La posizione della Fondazione Ania "è di tolleranza zero nei confronti di chi si mette alla guida di qualsiasi veicolo dopo aver bevuto: il diritto per un individuo di bere deve fermarsi di fronte al diritto di chi lo incontra di non essere da lui ammazzato". Per questo Ania accoglie con favore anche il provvedimento per i giovanissimi alla guida del ciclomotore: se verranno fermati in stato psicofisico alterato prenderanno la patente in ritardo rispetto ai loro coetanei. Una misura che è accompagnata dalla prova pratica per l'ottenimento del patentino del ciclomotore, ed è "un primo passo per fare in modo che i nostri giovani prendano piena coscienza di quale sia il grave pericolo che corrono quando si mettono alla guida senza la necessaria accortezza". Bene per la Fondazione anche le nuove norme relative al trasporto pesante, "settore che nel 2007 è stato coinvolto in incidenti che hanno provocato il 7% dei morti e il 4% dei feriti complessivi sulle nostre strade". "Siamo convinti - sottolinea Salvati - che il tasso alcolemico zero per gli autotrasportatori nelle ore di servizio, la certificazione di assenza di uso di sostanze stupefacenti da parte dei conducenti e l'introduzione, in via sperimentale, della scatola nera, possano rappresentare una svolta per la circolazione sicura dei mezzi pesanti nel nostro Paese". Secondo il presidente dell'Ania inoltre "la pronta segnalazione da parte del medico di un paziente affetto da una patologia, che determini la non idoneità alla guida di un conducente, possa contribuire a salvare altre vite umane sulle nostre strade", soprattutto nel caso dei guidatori anziani. "Il nuovo Codice della Strada - conclude Salvati - ha accolto anche la nostra proposta relativa alla destinazione dei proventi delle multe", ovvero l'introduzione dei meccanismi che obbligano gli enti locali a vincolare una quota pari al 50% dei proventi contravvenzionali al miglioramento della circolazione sulle strade. In particolare il 12,5% delle multe servirà ad intensificare i controlli delle forze dell'ordine. "Siamo convinti - conclude Salvati - che un'applicazione rigorosa delle nuove norme, accompagnata da un'intensificazione dei controlli, potrà essere determinante per il raggiungimento dell'obiettivo di dimezzare le vittime della strada entro il 2010".