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Anoressia e alcolismo: drunkoressia, dipendenza e malattia

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Anoressia e alcolismo: "drunkoressia", dipendenza e malattia

Uno dei nuovi e più spaventosi volti dell'anoressia si chiama drunkoressia: il digiuno si associa all'abuso di alcol, dando

vita a un cocktail davvero pericoloso. La nuova "moda", che assume i terribili contorni della malattia, della dipendenza e

dell'allarme sociale, come è intuibile dal termine anglofono, arriva direttamente da oltreoceano, dagli Stati Uniti.
Tendenza preoccupante made in Usa, che, però, sembra attecchire anche nel Bel Paese, dove sono sempre più numerosi i giovani,

soprattutto ragazze, che diventano vittime di questo disturbo alimentare, di questo circolo vizioso, fatto di digiuni,

anoressia, e abuso di alcolici.
Alcol e stomaco vuoto, un mix davvero allarmante? Sì, soprattutto perché le ragazze lo scelgono, più o meno consapevolmente

per sortire un doppio effetto dai contorni patologici: dimagrire, per adeguarsi all'immagine sociale considerata perfetta, e

non bere alcol fino quasi allo stordimento, per abbattere il muro della timidezza e schiacciare sull'acceleratore, elimanando

freni inibitori e remore di ogni genere.
Tutto o quasi per sentirsi accettate, per trovare una collocazione nella società o, più semplicemente, per le giovanissime,

nel gruppo di coetanei: ecco alcuni dei tratti caratterizzanti più oscuri della drunkoressia. Negli Stati Uniti, il fenomeno

è già dilagante, come confermano i risultati di una recente indagine, secondo la quale sfiora quota 30% la percentuale di

giovani americane disposte a cedere al facile sballo dell'alcol, associato al digiuno forzato.
Noia, disillusione, mancanza di principi e di ideali da perseguire, forse, ma forse dietro questa ennesima tendenza, che

rischia di mettere in serio pericolo la salute di migliaia di adolescenti italiani, c'è molto di più. Ci sono crepe difficili

da rattoppare, mancanze e silenzi troppo ingombranti, che rischiano di gettare i giovani e i giovanissimi allo sbaraglio,

alla ricerca di false certezze e futili soddisfazioni.