Anoressia e bulimia: comportamenti alimentari
cufrad news alcologia alcol alcolismo Anoressia e bulimia: comportamenti alimentari
Anoressia e bulimia: comportamenti alimentari preoccupano in Italia
Otto nuovi casi ogni anni in più, su 100mila persone, per anoressia e 12 casi per bulimia: questo l’allarmante dato evidenziato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, segno che davvero la situazione nel nostro paese riguardo ai comportamenti alimentari desta forte preoccupazione.
La cosa davvero angosciante è che questi disturbi interessano, nella stragrande maggioranza le donne, ragazzine, anche se tra gli uomini si è calcolato che il 5-10 % di loro soffra di anoressia nervosa. Qualche domanda noi adulti ce la dovremmo pur fare; non è pensabile lasciare i nostri figli in balia di modelli da seguire e imitare a tutti i costi. Anoressia e bulimia: comportamenti alimentari preoccupano in Italia
Qualche domanda sul rapporto che abbiamo costruito con i nostri figli dobbiamo pur porcela; quanti di noi controllano, anche se sta male dirlo, i nostri figli adolescenti, quando navigano in Internet. Quanti di noi sanno che se digitiamo su qualsiasi motore di ricerca la parola bulimia o anoressia, al di là della definizione scientifica, ci appare una sfilza di consigli su come aggirare il controllo dei genitori se non terminiamo il pasto, o quale sia il metodo migliore per non mangiare e quindi dimagrire? e non stiamo parlando di un fenomeno marginale: basti pensare che in rete i siti pro-Ana e pro-MIA hanno superato il numero di 150mila.
Quanti di noi sanno che chi soffre di questa patologia all’origine ha un disturbo psichiatrico che, se preso in tempo, può essere curato o tenuto sotto controllo, prima che faccia danni irreparabili alla salute dei nostri figli?
Essere genitori non è facile e nessuno può giudicare nessuno ma tenere gli occhi e le orecchie ben aperte è un dovere di qualsiasi adulto nei confronti dei giovani.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)