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Anoressia e bulimia: crescono le vittime. L’illusione del controllo

Controllo. Non posso gestire il mondo fuori ma posso avere pieno potere su me stessa, sul mio corpo: contare le calorie, selezionare cosa ingerire e dosare le quantità di cibo in modo maniacale. Oggi mangio mezzo uovo o mezza mela? E la malattia, che ancor prima che fisica è una patologia dell’anima, si è già impossessata di me.

Stiamo parlando dei disturbi dell’alimentazione, bulimia e anoressia nervose in primis. I disturbi alimentari colpiscono per la maggior parte dei casi le donne: nove storie su 10 riguardano il mondo femminile. Ne parliamo con il dottor Sartirana, dell’Associazione italiana disturbi dell’alimentazione.

Non è semplice poter individuare con certezza le cause di queste patologie, evidenzia Sartirana, dunque è più corretto parlare di fattori di rischio. Innanzitutto va sottolineato come anoressia e bulimia, ma anche i disturbi come l’alimentazione incontrollata, trovano un comune denominatore a livello psicologico. I problemi nel relazionarsi con il cibo manifestano il proprio esordio in età adolescenziale -sono molto rari i casi in età adulta- e le vittime individuano nel peso del proprio corpo il peso di se stessi, della propria esistenza. “Il proprio corpo diventa lo strumento di valutazione primaria di se stessi” spiega Sartirana. “Nell’adolescenza la persona sente di non avere controllo sul proprio corpo faticando ad accettare il cambiamento. Ad esempio il passaggio da bambina a donna”.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)