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Anoressia: uno specchio virtuale

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Anoressia, uno specchio virtuale

Si chiama 'Pro-Ana per sempre' ed è uno dei 200 blog, siti internet e forum accertati ha che esistono in Italia di fautori, se così si può

dire, dell'anoressia.
Ma alcune stime del Centro Disturbi del Comportamento alimentare di Todi parlano di 700mila persone tra i 12 e i 25 anni che sono entrate in contatto con questi siti nel 2010. Pro-Ana per sempre è uno dei peggiori: "Ana è in me come mai prima di ieri... ieri ero eccitata, esaltata,

posseduta da lei..la percepivo la sentivo nella mia testa... lei mi porterà verso il mio obiettivo... mentre sorseggio coca light penso... penso

a come sarò quando sarò arrivata ai 50kg e poi ai 45kg... sarò finalmente a mio agio con me stessa...". Per entrare nel sito bisogna dichiarare di condividere i contenuti, vale a dire che si vive contando le calorie e cercando di essere come Victoria Beckham o Kate Moss: un peso-forma che oscilla tra i 40 e i 50 chili.
La moda è nata negli Stati Uniti e sta dilagando anche in Europa: in Spagna sono oltre 400 i siti web Pro-Ana (pro-anoressia) e anche Pro-Mia (pro-bulimia) e in Francia sono stati proibiti.
Racconta Raffaella R. Ferrè, giovane scrittrice che ha indagato il fenomeno per un'inchiesta sociale (la si può leggere sul portale del

Comune di Napoli): "Che i siti pro ana e pro mia non siano poi questo: un modo per rendersi forti guardandosi nello specchio deformato delle

altre come te, fino a creare una setta o quasi, un movimento sotterraneo e strisciante il cui mormorio, udibile in maniera chiara, dice: "Ana

è colei che ci accompagna ogni giorno, che ci odia e ci ama, che odiamo e amiamo. Ana siamo noi. Questo è un gruppo Pro Anoressia. Per chi è così ed è quello che vuole essere. Se siete contrari o in ricovero per favore lasciate questo gruppo, lo trovereste provocatorio. Per chi è

come noi, si sente solo, incompreso, qui troverete supporto, trucchi, consigli, foto e tutto ciò che possiamo offrirvi"".
Secondo Fabiola De Clerq, fondatrice e presidente dell'Associazione anoressia e bulimia (Aba), in Italia, sono circa 3 milioni le persone

affette da disturbi alimentari. Colpiscono il 10% delle ragazze e l'1% dei ragazzi. "Ogni anno si rivolgono al nostro numero verde

(800.16.56.16) circa 3.500 persone. Anche gli adulti soffrono di disturbi alimentari: abbiamo sempre più casi di quarantenni e in particolare

donne, che assumono farmaci per dimagrire mettendo a rischio la loro vita. E spesso poi 'contagiano' i figli, che diventano a loro volta

anoressici o bulimici".
Per arginare il fenomeno, in Italia dal 7 ottobre scorso è al vaglio della commissione Sanità del Senato un disegno di legge che propone di

introdurre nel codice penale il reato di istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare queste malattie sociali. È prevista

una pena fino a due anni di reclusione se messaggi subdoli o equivoci potranno influenzare in qualche modo i minori di quattordici anni o

persone prive della capacità di intendere e di volere.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)