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Aosta: dopo droga e alcol la piaga è il gioco

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Dopo droga e alcol la piaga è il gioco

L'alcol resta la dipendenza peggiore in Valle d'Aosta

In un anno oltre 1.200 persone si sono rivolte al Servizio per le dipendenze dell'Usl
cristian pellissier


È solo la punta di un iceberg. I più non ammettono di avere un problema, perché chi ha una dipendenza tende a negare. Anche l'evidenza, anche con se stesso. È anche per questo che i dati relativi al Servizio per le dipendenze dell'Usl saltano all'occhio: nel 2012 sono state 1.201 le persone che si sono rivolte ai medici del Servizio dipendenze almeno una volta, per lo più per problemi di droga e di alcol. Ma non mancano le nuove dipendenze e la piaga del gioco non risparmia neppure i valdostani. Quarantotto le persone che hanno cercato aiuto per cercare di uscire dal vortice del gioco d'azzardo. Uomini e donne distrutti dalla mania per le slot che riempiono i bar e le sale gioco.

«Questo - ammette Lindo Ferrari, medico responsabile del servizio - è uno dei problemi in aumento, anche in Valle d'Aosta». Rovina economica e famiglie che vanno in frantumi sono tra gli effetti a cui rischiano di andare incontro i giocatori compulsivi. Per approfondire il tema l'Usl ha contattato prima l'Università della Valle d'Aosta, poi quella di Torino, a cui ha commissionato una ricerca sui giocatori d'azzardo nella regione. Per prevenire il fenomeno è stato elaborato anche un progetto rivolto alle scuole superiori, l'obiettivo è promuovere il «gioco sano» e nel lavoro è stato coinvolto anche il Casinò.

«Ma la dipendenza più grave in Valle d'Aosta rimane quella dall'alcol», aggiunge Ferrari. L'anno scorso sono stati 472 gli alcolisti che si sono rivolti all'Usl, meno dei tossicodipendenti, che in tutto sono stati 512. «Ma l'alcolismo è più esteso - dice Ferrari - e c'è ancora poca coscienza sulla reale portata del problema, nonostante sia stato fatto molto». La gravità è determinata anche dagli effetti: «Si va incontro a problemi di salute cronici, e sono molte le invalidità causate proprio dall'abuso di alcol. Oltre a questo rimangono i problemi anche a livello sociale e nelle famiglie».

Cercano le cure del team di Lindo Ferrari anche gli amanti delle «bionde», 105 hanno cercato di spegnere per sempre le sigarette grazie all'aiuto dei medici dell'Usl. Sono state 39, invece, le persone con altre dipendenze, le più svariate: dalla dipendenza dal web a quella per lo shopping, mentre in 25 si sono rivolti al servizio per altri motivi. Negli ambulatori dell'Usl passano anche le persone che, per aver alzato troppo il gomito, si sono visti sospendere la patente, solo l'anno scorso sono state 179, a questi bisogna aggiungere 133 persone segnalate dalla prefettura per consumo di stupefacenti. Il vizio patologico e distruttivo sembra colpire di più i maschi: delle 872 persone che stanno seguendo programmi terapeutici mirati il 77,5 per cento è di sesso maschile.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)