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Arabia, scoperta fabbrica di alcolici gestita da donne africane: due arresti

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Blitz della polizia religiosa a Dammam. È il primo caso
di attività al femminile. In manette anche un tassista
RIAD - Gestivano una fabbrica di alcolici, ma nel posto sbagliato. A Dammam, in Arabia Saudita, la polizia religiosa ha scoperto la vietatissima attività in una vecchia casa, dopo aver notato degli strani movimenti nella zona. La gestiva un gruppo di donne africane: per due di loro, di 35 e 45 anni, sono scattate le manette.
IL PRIMO CASO - Secondo un portavoce dell'Ente per la promozione della virtù e il divieto del vizio, gli agenti della sezione orientale erano sulle tracce della fabbrica clandestina da una settimana: lo strano via-vai di donne con contenitori per liquidi non era passato inosservato. Le due arrestate avevano con sé più di 600 bottiglie di alcolici pronti per la vendita, oltre a diverse damigiane di vino. È la prima fabbrica di alcolici scoperta in Arabia Saudita dall'inizio dell'anno e la prima in assoluto gestita da donne. Arrestato un tassista proveniente dal sud-est asiatico, cliente fisso delle due donne, che le aiutava nel trasporto della merce. Le bevande alcoliche sono vietate ovunque nel Paese. Anche l'importazione può essere punita con un minimo di 3 mesi di prigionia.