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La crisi economica ha un impatto negativo sugli adolescenti

La crisi economica può avere effetti di lungo periodo a livello individuale, in particolare sull’infanzia dei bambini. Secondo un recente articolo, pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry, emergerebbe infatti una forte relazione tra l’esposizione a fattori macroeconomici durante l’infanzia e condotte a rischio durante l’adolescenza, tra cui delinquenza e uso di sostanze. Lo studio ha analizzato gli effetti della recessione economica e degli alti tassi di disoccupazione verificatasi negli Stati Uniti tra il 1980-1982 sui comportamenti a rischio di un campione di adolescenti americani (circa 9.000) di età compresa tra i 12-16 anni. Il questionario utilizzato (Youth Questionnaire) ha permesso di individuare 10 tipologie di problemi comportamentali: uso di marijuana, tabacco, alcol, altre sostanze illecite, arresto, uso di un’arma da fuoco, affiliazione a gang, furti, danni a proprietà pubbliche, comportamenti aggressivi.I risultati dello studio hanno evidenziato una forte correlazione tra l’esposizione ad una crisi economica già all’età di un anno e lo sviluppo di problemi comportamentali in adolescenza. In particolare, aumenterebbe il rischio di uso di marijuana (OR=1,09), di tabacco (OR=1,07), di alcol (OR=1,06), l’arresto (OR=1,17), l’appartenenza a gang (OR=1,09)e di commettere furti (OR=1,11). Indipendentemente dallo status socio economico, condizioni economiche sfavorevoli durante l’infanzia possono avere quindi un impatto negativo sullo sviluppo psicologico del bambino e sfociare in comportamenti a rischio.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)