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Contro l’uso di droghe e alcool negli adolescenti l’America chiede maggiore prevenzione

Uno studio su un campione rappresentativo di adolescenti statunitensi ha mostrato che la maggior parte dei teenagers ha provato, almeno una volta nella vita, alcool o droghe. I ricercatori sottolineano che i modelli inerenti l’uso di tali sostanze durante l’adolescenza  hanno messo in evidenza come il loro consumo precoce possa essere un indicatore di abuso di sostanze stupefacenti negli anni successivi. Un team di studiosi dell’Università di Bordeaux in Francia si è posto, quindi, l’obiettivo di individuare la prevalenza, l’età del primo uso della sostanza e i fattori socio-demografici legati all’uso di alcool e droghe. A tal scopo ha considerato un campione di 10.123 ragazzi con un età compresa tra i 13 ed i 18 anni. L’analisi ha rivelato che il 78,2% degli adolescenti consuma alcool e di questi il 47,1% ha dichiarato di aver bevuto almeno 12 drink nell’anno; per quanto riguarda l’uso di sostanze stupefacenti l’81,4% degli adolescenti “più grandi” ha rivelato di aver avuto l’occasione di consumarle, il 42,5% di essere un consumatore, mentre il 16,4% di abusarne. Dallo studio è emerso che l’età media di primo utilizzo della sostanza stupefacente o dell’alcool è di 15 anni, se si considerano i ragazzi che non sono tossicodipendenti, mentre risulta più precoce, 14 anni, se invece vi è presenza di dipendenza. Effettuando un’analisi anche per nazionalità, si nota che gli adolescenti bianchi o ispanici presentano quasi sempre tassi più elevati dei loro coetanei di colore o appartenenti a razze/gruppi etnici. Lo studio ha quindi voluto mettere in evidenza che la prevenzione dell’uso di alcool e di droghe richiede strategie rivolte soprattutto ai giovanissimi e che tengano presente anche l’influenza di quei fattori che possono rendere i giovani più vulnerabili e più esposti all’uso di tali sostanze.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)