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Asaps: in Italia 20 suicidi dopo incidente o ritiro patente

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Asaps: in Italia 20 suicidi dopo incidente o ritiro patente
Dal 1997 al 2011, si contano anche 9 suicidi tentati
In Italia 20 persone si sono tolte la vita dopo un incidente o il ritiro della patente: è il risultato di un'indagine il

Centauro-Asaps, condotta dal 1997 al 2011, Nello stesso periodo si contano anche 9 tentativi di suicidio, sempre per gli

stessi motivi. La maggior parte dei suicidi o dei tentativi ha visto come protagonisti ragazzi, in particolare sotto i 25

anni, in 11 casi (38%). Nella classe d'età da 25 a 40 anni si contano 6 episodi (21%), fra i 40 a 50 anni 4 gesti estremi

(14%), da 50 a 60 anni 2 casi (7%), e altri 2 sopra i 60 anni (7%). Un dato che assume una nota ancora più drammatica dopo la

morte di Daniel Busetti, il giovane bergamasco che il 19 febbraio si era allontanato dal luogo di un incidente stradale e

aveva iniziato una fuga terminata oggi tragicamente con il ritrovamento del copro senza vita del giovane, in un torrente.

Daniel aveva distrutto l'auto, ma non c'erano stati feriti gravi, anzi prima di fuggire impaurito aveva soccorso l'amico che

era con lui. "Daniel non era un pirata della strada: dopo un incidente ha soccorso l'amico che viaggiava con lui e poi è

sparito. E' stato ritrovato morto. Nell'oceano del cinismo e dell'indifferenza per gli eventi tragici e gravi che solcano le

rotte della strada ci sono anche delle isole di ipersensibilità con persone, spesso giovani, che non riescono a superare

l'impatto con le conseguenze di un incidente o del ritiro di una patente", commenta Giordano Biserni presidente Asaps.

L'associazione sostenitori e amici della polizia stradale "da tempo ha puntato l'attenzione su questo aspetto e ne è uscito

uno spaccato drammatico". Tanto che una ricerca degli episodi più recenti ha portato l'associazione forlivese a creare un suo

Osservatorio sui suicidi da trauma psicologico per ritiro patente o incidente stradale. Ad accoppiare sui motori di ricerca

le parole "patente" e "suicidio", si scopre che perfino l'ispiratore dell'osservatorio sulla pirateria stradale, l'albanese

Bita Panajot che il 22 agosto 1999 travolse ed uccise il piccolo Alessandro Conti, alla periferia di Roma tentò il suicidio

il 5 dicembre 2000, quando gli ritirarono la terza patente di guida, risultata falsa. Sono così 29, dal 1997 ad oggi, 18 dal

2009, i casi italiani di suicidio o tentato suicidio di cui abbiamo trovato traccia e 20 sono purtroppo riusciti. Secondo una

prima scomposizione ci ha permesso di accertare che 21 episodi, 72%, sono riconducibili al ritiro della patente a seguito di

una infrazione. La quasi totalità per alcol e droga. Infatti in 17 casi la conseguenza è stata la guida in stato di ebbrezza

da alcol, in 3 episodi la guida sotto l'effetto di stupefacenti e in un caso un'altra infrazione. Sono 2 i casi conseguenti a

bocciatura all'esame per la patente di guida. Mentre sono 6 gli episodi conseguenti ad incidenti stradali. Due gli episodi

indiretti, cioè del suicidio di un componente la famiglia e non del conducente. In 3 casi è emerso un elemento di carattere

psichiatrico e in 2 il rimorso, "ma su questo ultimo aspetto, numerosi episodi saranno sfuggiti all'osservazione", avverte

l'Asaps.