Asiago (VI) lotta all'alcol: «lavori sociali e utili ai minori che bevono»
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Ordinanza mira a punire gli under 16
Il Corriere del Veneto.it 12 novembre 2009
I locali che somministreranno alcolici ai minori di 16 anni rischieranno la chiusura (archivio)
Non lascia scampo l'ordinanza antialcolici emessa dal sindaco di Asiago, Andrea Gios, che da una parte colpisce il consumo, dall'altra inasprisce le sanzioni ai gestori dei locali che infrangono la norma. I minori di 16 anni, nel territorio comunale dell'Altopiano, non possono acquistare né consumare alcolici. Se trasgrediranno e verranno pizzicati con gli alcolici in mano, i genitori pagheranno la multa: 100 euro la prima volta, 200 la seconda, 300 per i recidivi. Pugno di ferro anche contro i gestori dei locali che infrangeranno il divieto di somministrazione: oltre a dover pagare la sanzione di 400 euro, com'era già in vigore prima della delibera comunale, se scoperti a vendere bevande alcolici ai minori di 16 anni, i vigili urbani potranno chiudere il locale per un fine settimana. Se agli atti risultasse una qualche altra sanzione per la stessa ragione, la chiusura raddoppia. Chi invece la lezione proprio non la vuole imparare, resterà con le saracinesche abbassate fino a 4 week end di fila. Insomma, chi infrangerà le regole non lavorerà proprio nei giorni di maggiore affluenza.
I punti dell'ordinanza deliberata che specificano le sanzioni per le famiglie dei minori e su cui la prefettura non ha fatto opposizione, per molti versi ricalca quella emessa a Milano con la differenza che ad Asiago i genitori del minore potranno scegliere se pagare o se, in alternativa alla multa, concordare dei lavori socialmente utili per il figlio. Sarà lo stesso Comune a decidere quali. Le ipotesi sono diverse, dall'impiego dei minori come maschere nel teatro comunale, al suo coinvolgimento nell'organizzazione di eventi e manifestazioni. Ma potrebbe anche capitare di dover impiegare una o più giornate per ripulire un giardino pubblico o una delle piazze del paese, a seconda delle necessità del Comune. L'idea è quella di coinvolgere i ragazzi in attività che diano loro stimoli e che possano in qualche modo indirizzarli a scoprire nuove alternative sane. Le «punizioni» pensate, potrebbero in qualche modo aprire nuovi orizzonti ai ragazzi facendo loro conoscere mondi a qualcuno sconosciuti. Ma anche lavoretti di pulizia sottintendono l'obiettivo di rendere più responsabili i ragazzi e insegnare loro il rispetto per i luoghi dove vivono.
«Lo scopo dell'ordinanza e della delibera di Giunta - ha spiegato il sindaco Gios - è quello di affrontare con grande vigore e con risoluta fermezza la piaga dell'alcolismo giovanile - ha chiarito il primo cittadino - Si è pensato di intervenire su due livelli di responsabilità: da un lato prevedendo sanzioni aspre nei confronti dei pubblici esercizi o dei soggetti che somministrano o consegnano bevande alcoliche ai minori di 16 anni e dall'altro nei confronti delle famiglie dei minori che vengono responsabilizzate e coinvolte direttamente - ha spiegato il sindaco - Troppo spesso le colpe del fatto che i minori bevono ricade solo sui baristi e i titolari dei locali che venderebbero alcolici in modo irresponsabile. Ma non è così. Le famiglie sono chiamate ad assumersi la responsabilità di vigilare sui ragazzi e a mantenere alta l'attenzione sui loro comportamenti. L'inserimento dei lavori socialmente utili, tra l'altro, non ha scopo punitivo ma quello di responsabilizzare e dare alternative ai giovani», ha concluso Gios. Il passo successivo sarà quello di avviare un apposito «progetto» con il coinvolgimento dei vigili urbani finalizzato all'osservanza dell'ordinanza attraverso una serie mirata di controlli soprattutto nelle ore serali, nei locali e nelle zone di maggiore affluenza.