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Asl e carcere: progetto per il recupero di detenuti alcolisti e tossicodipendenti

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Benevento: Asl e Carcere insieme per il recupero di detenuti alcolisti e tossicodipendenti

Un Protocollo Operativo d'Intesa per l'assistenza ai detenuti tossicodipendenti ed alcoldipendenti. E' quanto è stato sottoscritto tra la direzione della Casa Circondariale di Benevento e l'Asl sannita. Una equipe di cinque figure professionali - un infermiere, due dirigenti medici, uno psicologo e un assistente sociale - si occuperà della valutazione clinica dell'eventuale terapia farmacologica relativa ai singoli casi.
Alla visita di primo ingresso dei carcerati, il personale sanitario provvederà ad individuare i nuovi arrivati affetti da alcol-tossicodipendenza. Dopo le analisi e i controlli presso il laboratorio del Distretto Benevento, il detenuto con una tossicodipendenza in condizione “attuale” sarà segnalato e verrà preso in carico dall'equipe esterna dell'UOC Dipendenze Patologiche per l'elaborazione del programma terapeutico.
Il grado di adesione del detenuto al programma e il livello di motivazione al cambiamento saranno utilizzati poi per la stesura della relazione che, congiuntamente con la scheda sanitaria e la posizione giuridica, correderà l'istanza per l'inserimento del detenuto nel circuito assistenziale differenziato (ICAT).
Il team si occuperà direttamente anche dei contatti con le famiglie dei detenuti per capire, in prossimità della scarcerazione, la disponibilità ad accoglierli; nonché con i servizi territoriali per l'applicazione di misure alternative.
L'Asl, inoltre, garantirà al Carcere di Contrada Capodimonte l'approvvigionamento dei farmaci sintomatici e sostitutivi provvedendo alla loro fornitura con mezzi e personale.

IL PROGRAMMA – Il medico è la figura professionale che incontrerà per primo il detenuto per valutare un quadro clinico, con particolare riferimento alle crisi di astinenza e agli aspetti psicologici. Al dottore spetterà prendere decisioni urgenti, come ad esempio la prescrizione di farmaci.
Dopo l'incontro, l'utente verrà indirizzato ad uno o più colloqui con lo psicologo, il cui compito è quello di valutare la necessità di un trattamento individuale o di gruppo.
Seguirà infine il contatto con l'assistente sociale, figura fondamentale per il collegamento con l'ambiente sociale di riferimento e l'apparato giudiziario.
Gli assistenti sociali, infatti, garantiranno un supporto concreto alle loro esigenze come l'informazione sulle offerte terapeutiche del servizio, la possibilità di stabilire contatti con il contesto sociale, con i Ser.T territoriali ecc...

COORDINAMENTO - Il responsabile del servizio sarà Vincenzo Biancolilli, referente dell'Area Coordinamento Ser.T dell'Azienda Sanitaria Locale. Il suo compito sarà quello di predisporre un apposito report trimestrale sull'andamento delle attività e sul numero di utenti in carico, distribuiti per Ser.T di provenienza.
Il dirigente dell'Asl provvederà anche a trasmettere i report al Settore Fasce Deboli della Regione Campania e al referente aziendale per la tutela della salute in carcere.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)