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Associazione Italiana Pazienti BPCO: statistiche sul tabagismo

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Fumo fa molti più morti degli incidenti stradali, 70 mila contro 5 mila


Gli specialisti italiani lanciano l'allarme sui gravissimi rischi del fumo, spesso anche mortali, a conclusione della VI Conferenza Nazionale

sulla BPCO "Quale futuro per i pazienti BPCO - Rapisci il tuo Respiro", organizzata dall'Associazione Italiana Pazienti BPCO Onlus. Oltre

70.000 morti l'anno, molti più degli incidenti stradali che ne causano 5.000.
La BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) è una brave malattia polmonare progressiva parzialmente reversibile. La causa spesso

scatenante è il fumo di sigaretta, pipa, sigaro, e altri tipi di tabacco; ma anche il fumo passivo contribuisce all'insorgenza della BPCO.
In Italia il fumo uccide oltre 70.000 persone ogni anno, di cui 30.000 solo per tumore al polmone. Se si considerano i 5.000 morti anno per

incidenti stradali si capisce la rilevanza del problema. Nonostante le avvertenze sui pacchetti, 12 milioni di persone in Italia fumano circa

70 miliardi di sigarette l'anno.

"L'epidemia da tabacco è la peggiore calamità che l'umanità si sia tirata addosso dopo le grandi pestilenze del passato" - sostiene il Prof.

Giacomo Mangiaracina, presidente Soc.Italiana Tabagismo, SITAB-UNITAB, Università La Sapienza.
"I nostri sforzi oggi sono protesi a realizzare almeno due grandi obiettivi: sviluppare la rete dei Centri specializzati nel trattamento del

tabagismo (CTT) in ogni regione e in ogni Asl, e creare un fondo nazionale per la lotta al tabacco, come avviene in Inghilterra, con un

investimento di almeno 1 euro a cittadino, per consentire le campagne mediatiche continue che invitino i giovani a non cominciare e

incoraggino i fumatori a consultare i Centri tabagismo" ha continuato Mangiaracina.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)