Attenti ai nuovi pericoli
Attenti ai nuovi pericoli
A Civitavecchia qualcosa sta cambiando, in senso negativo, purtroppo. Vediamo come le occasioni di sano divertimento, la
promozione della cultura e dei luoghi di ricreazione per i giovani stiano veramente scemando, a scapito di proposte derivanti
dal nuovo costume sociale che va permeando il nostro territorio, con caratteristiche comuni al resto d'Italia.
È indicativo il fenomeno della scomparsa graduale dei cinema dalla nostra città, per far posto a sale Bingo (come nel caso
del cinema Galleria), case da gioco, casinò e videopoker (questi ultimi presenti nei bar e un po' ovunque, con la benedizione
dello Stato italiano). Dobbiamo forse soffermarci sui drammi di famiglie sul lastrico perchè i propri familiari sono affetti
dalla nuova dipendenza delle slot-machine e dilapidano stipendi o pensioni? Essi sono noti a tutti. Si tratta di situazioni
che spesso sfociano in tragedia, a volte nel suicidio di persone che non riescono a staccarsi da questo vizio, diffuso anche
on-line. Roberto P. aveva cominciato a giocare per divertimento prima con le slot machine e poi con il videopoker. "Bastava
schiacciare un pulsante, ed entravo nel Casinò virtuale. Mi sembrava una magia, il piacere di una puntatina mi eccitava, alle
prime vincite, una scarica di adrenalina mi rendeva felice". Ha dovuto ricorre alle cure di un centro di salute mentale,
salvato appena in tempo dal suicidio. I media, inoltre, non fanno che incentivare la proposta di vincite incredibili, come
quella del superenalotto, senza tuttavia informare le persone che la possibilità di vincita è una su seicentomilioni. Sembra
che ogni italiano investa diverse centinaia di euro in questi sogni di improbabile realizzazione, che rappresentano una sorta
di nuova tassa sulle famiglie. Ma la febbre per il gioco d'azzardo è diventata una vera piaga, soprattutto per i giovani. Il
gioco d'azzardo patologico e compulsivo rischia di diventare la nuova tossicodipendenza senza droga, con lo "sballo"
costituito proprio dalla ritualità, dalla sequenza dei comportamenti che ruotano intorno al gioco. Allora i nostri ragazzi
corrono il serio rischio di trovarsi dipendenti dalle emozioni ottenute grazie a una scarica di dopamina extra. Un modo per
provare sensazioni fuori dall'ordinario, con il pericolo che questo, secondo gli esperti, possa essere una 'porta d'ingresso'
verso comportamenti caratterizzati da aggressività, impulsività, rabbia, con una chiara matrice sociopatica. Dal punto di
vista medico, quando arriva la compulsione la patologia attecchisce nel cervello e questo organo appare sempre più in
affanno, perché non riesce, nonostante il contributo della corteccia prefrontale, a frenare o neutralizzare il desiderio
smodato, irresistibile e impulsivo di giocare. E' a questo punto che la persona cade in balia del demone del gioco, schiava
del piacere e del bisogno di ribadire emozioni di intensità crescenti, da vivere senza alcun tipo di freno. Purtroppo dal
mondo dei mass media e della comunicazione provengono spinte costanti per la cultura del piacere e del gioco, arrivando a
enfatizzare lo stereotipo del vincente, colui che con una puntata coraggiosa può cambiare in un batter d'occhio la sua vita.
Tutti i telegiornali, da mesi, stanno lanciando questo messaggio. Cari giovani (e meno giovani), noi vi diciamo,invece, di
NON CADERE NELLA TRAPPOLA, DI NON FARVI INGANNARE da videopoker, giochi d'azzardo e quant'altro, perché c'è il serio pericolo
di rimanervi invischiati perché attratti da illusorie piccole vincite temporanee. Di guardare, inoltre, con realismo alle
effettive possibilità di fare 6 al superenalotto (una possibilità su 622.614.630! E' più facile che il sassolino di un
meteorite ci casa nel giardino di casa che non vincere al superenalotto!), e soprattutto, di non cliccare sui casinò on- line
che vi promettono vincite ed invece svuotano la vostra carta di credito.