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Attenzione all'alcol "antistress"

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Attenzione all'alcol


Ho 47 anni e da circa 4 anni ho smesso completamente di bere alcolici. La motivazione principale è stata perchè utilizzavo l'alcol come un "antistress", ovvero le 2 birrette della sera, si sommavano ad altre due guardando la televisione e sovente, mi addormentavo di fronte alla televisione. Sono particolarmente sensibile al problema delle dipendenze perchè la mia storia mi ha sempre portato ad essere un "border line" nell 'uso delle sostanze. Non propriamente un alcolista, ma comunque bevevo al pasto serale, SEMPRE, non mi sono mai bucato in vita mia, ma ho tirato roba fino ad esserne comunque dipendente, insomma non ho mai "svaccato completamente" ma di fatto ho sempre avuto una stampella. Purtroppo dove abito (e non sto a napoli nei quartieri spagnoli) ma a Torino in zona centrale, sotto casa mia, agli angoli, quando scende il buio della sera compaiono agli angoli delle strade dei neri che vendono prevalentemente cocaina (che non si sa bene cosa sia in realtà), che tengono in bocca nascosta in "palline".


Ora sono anni che non ho più esperienza diretta con loro, ma sono sempre lì e quando accompagno mio figlio a prendere un gelato la sera, vederli girare circospetti alla ricerca di possibili clienti, non mi rassicura granchè. Ad ogni modo, pur in queste circostanze sfavorevoli ha dalla mia una carta vincente, che non bevo. Perchè quello che ho capito dal passato che tutti i problemi che ho avuto con le sostanze ed eventualmente le ricadute, avvenute sempre in circostanze evitabili, sono state imputabili all'alcol, che agisce da facilitatore ed incentivatore. "Ma si che te ne frega, vatti a comprare una pallina e fatti un paio di righe!", questo messaggio subliminale della tua memoria di droga passa in maniera più fluida se ti sei bevuto un paio di ceres prima, se non in maniera del tutto automatica.


Ed oggi capisco perchè, ricostruendo con la psicologa del ser.t il perchè nei giorni precedenti mi fosse capitato di fare il seguente percorso: cena-con bottiglia di vino bianco a tavola, naturalmente poi bevuta quasi tutta da me (ma si tratta di bere ai pasti...), poi TV e li magari scendevo a buttare l'immondizia e mi prendevo una ceres (magari due se non addirittura tre da portare su a casa e poi alla fine mandavo tutto in vacca andando a comprarmi la coca dal nero di sotto. E lei mi diceva "ma non riesce a fissare un punto, un momento in cui non riesce a pensare ad un alternativa, a fare qualche cosa di diverso?". Oggi la risposta la so, no! Perchè se c'è il facilitatore alcol di mezzo si fa tutto più difficile se non impossibile. La consapevolezza del senso di colpa che comunque proverai dopo per avere fatto una cazzata ed avere sprecato forze e tempo per toglierti certe abitudini, viene completamente superato dall'effetto disinibente dell'alcol, la droga legale della nostra società.


Certo per chi riesce a gestirla e non ha un passato da "tossico" il problema è relativo, ma queste riflessioni mi vengono in mente proprio in occasione di alcuni episodi durante i quali mi sono appunto trovato circondato da spacciatori, magari con la disponibilità della serata libera a casa e vecchie memorie che ritornavano a galla e la consapevolezza che l'unica cosa che oggi mi impedisce di dirmi "ma sì, per una volta, che cazzo te ne frega!" è il fatto che la prospettiva di farmi una serie di righe di coca bevendo una tisana o una aranciata è piuttosto ridicola e per di più ho ben chiara la sensazione che avrei il giorno successivo dopo una notte insonne.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.sostanze.info/articolo/attenzione-allalcol


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)