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Aumenta il consumo di alcol tra i giovani, ma il vino non desta preoccupazioni

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Aumenta il consumo di alcol tra i giovani, ma il vino non desta preoccupazioni

La scelta verso l'acquisto di vini italiani e l'attenzione alle denominazioni di origine confermano la crescita di una consapevolezza dei consumatori
Cresce la preoccupazione per il diffondersi di consumo di alcol tra i giovani ma per l'80% degli italiani il vino innocente, indicando i superalcolici tra i principali responsabili. E' quanto emerge dal secondo rapporto fondazione Univerde/Ipr Marketing su 'Gli italiani, l'agricoltura e la sicurezza alimentare 2012', in relazione ai due focus su vino e olio che saranno presentati oggi in occasione del convegno sull'olio extravergine organizzato dal Corpo Forestale dello Stato a Verona nell'ambito del Vinitaly e del Sol.
"E' chiaro come olio e vino siano, per gli italiani, tra i principali simboli della nostra tradizione agroalimentare nel mondo, ma per la stragrande maggioranza degli intervistati, autorità pubbliche e industrie dovrebbero fare di più'' spiega l'ex ministro dell'Agricoltura e presidente della fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio.
Quanto alla preoccupazione per il diffondersi di consumo di alcool tra i giovani, "solo 8% lo attribuisce al vino". Questo dato, aggiunge Pecoraro Scanio, "fa capire che non si deve criminalizzare il vino ma consentire, specialmente tra i giovani, la diffusione di una maggiore informazione sui rischi di qualsiasi abuso di alcol". Dal rapporto, infine, emerge che "la scelta verso l'acquisto di vini italiani e la grande attenzione alle denominazioni di origine confermano la crescita di una consapevolezza dei consumatori che deve spingere a mantenere rigoroso il no agli ogm e la scelta verso vini di qualità e biologici'' conclude Pecoraro Scanio.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)