Aumentano le tasse, si riducono i consumi alcolici
alcol alcolici prevenzione commercio giovani alcolismo
Numerosi studi testimoniano la relazione tra aumento dell'imposizione fiscale sulle bevande alcoliche e riduzione delle vendite e dei consumi di alcol. La tassazione rappresenta una delle strategie in materia di sanità pubblica che maggiormente influenza la vendita al dettaglio degli alcolici; alcune indagini misurano direttamente i prezzi, altre invece considerano le aliquote di imposta, poiché le variazioni del prezzo osservate in differenti aree geografiche dipendono dalla differente tassazione applicata.
L'indagine, condotta presso il Dipartimento di epidemiologia e di ricerca per le politiche sanitarie dell'università della California e pubblicata su Addiction, è una metanalisi dei risultati derivanti dalla revisione sistematica di oltre 100 studi sugli effetti delle tasse sulle bevande alcoliche. Sono state incluse differenti tipologie di studi, la maggior parte di carattere economico, ma anche in ambito sanitario e sociale. Utilizzando le stime riportate da ciascuna indagine, opportunamente codificate, i ricercatori hanno calcolato la correlazione parziale tra il costo dell'alcol e la vendita o il consumo di bevande alcoliche. Modelli randomizzati sono stati impiegati per combinare le stime complessive di importanza e significato della relazione osservata.
I risultati della metanalisi documentano la significatività della relazione tra la tassazione o i provvedimenti sui prezzi e gli indici di vendita e consumo delle bevande alcoliche. Pertanto, le politiche sanitarie che aumentano i prezzi dell'alcol si dimostrano strumenti efficaci per ridurne i consumi.