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La guerra contro gli alcolici ed il fumo si combatte anche con le tasse

fonte: Health-EU - official web portal
 

In tempi di crisi economica il contrasto alle sostanze d’abuso si attua anche con la pressione fiscale, ecco perché alcuni paesi europei hanno deciso l’aumento delle tasse su determinati prodotti, nocivi per la salute. Una misura che si rivela utile sia per il comparto sanitario, che per le casse dello stato. A supportare la tesi di quanti credono in questo tipo di politiche economiche, giunge la notizia di pochi giorni fa, per cui Polonia e Finlandia hanno innalzato i livelli d’imposizione fiscale su alcol e sigarette nei rispettivi mercati. Il primo, lunedì scorso, è stato il Ministro delle Finanze polacco Jacek Rostowski che ha comunicato un +5% sul tabacco e un +15% sugli alcolici. Tale misura segue l'approvazione del Governo circa il prospetto di bilancio per il 2014, che guarda alla diminuzione del deficit interno (con un fatturato 276,9 miliardi di zloty - 65,6 miliardi di Euro - e una spesa di 324,6 miliardi di zloty - 76,9 miliardi). Il secondo in ordine di tempo è stato il Ministero delle Finanze finlandese che ha presentato alla stampa il nuovo piano nazionale, per cui ogni cittadino dovrà sborsare € 2,15 in più per ogni litro di alcolico acquistato (ovvero un +6% a seconda della categoria di bevanda). E’ doveroso ricordare che le accise minime attualmente in vigore in Europa dal 1992 non sono più state modificate; ciò significa che il loro valore reale è di fatto diminuito di circa 1/3 a causa dell'inflazione. Già nel 2006 in Commissione Europea era stata presentata una proposta per regolamentare i livelli minimi a causa della svalutazione, ma non fu trovata l'unanimità così che il documento giace ancora sul tavolo del Consiglio.

http://www.droganews.it/news/2009/La_guerra_contro_gli_alcolici_ed_il_fumo_si_combat.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)