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Ausl di Viterbo: presentato il rapporto annuale sull'attività dei gruppi di auto-mutuo-aiuto

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Presentato il rapporto annuale dei risultati raggiunti dall'AMA per alcolisti, giocatori d'azzardo eccessivi e i loro

familiari
L'unione fa la forza, e conduce a importanti risultati per l'intera collettività. E' con questa convinzione che Ausl di

Viterbo, Provincia di Viterbo e CeIs "San Crispino" presentano il rapporto annuale contenente i risultati raggiunti sul

territorio dai gruppi di auto-mutuo-aiuto (AMA) per alcolisti, giocatori d'azzardo eccessivi e i loro familiari.
"Le dipendenze patologiche da gioco d'azzardo, dalle droghe, dell'alcolismo e del bere eccessivo s'inseriscono a pieno titolo

nel contesto delle devianze comportamentali - dichiara l'assessore alle Politiche sociali della Provincia di Viterbo, Paolo

Bianchini -. I gruppi di auto-mutuo-aiuto sono perciò un primo passo, un'opportunità che offriamo a chi vive questi problemi

di venire allo scoperto e trovare una via d'uscita. Voglio sottolineare l'importanza dell'azione congiunta di Provincia, Ausl

e CeIs: solo con una rete territoriale forte tra enti e istituzioni, infatti, si riuscirà a prevenire e a contrastare davvero

le devianze che oggi, con la complicità della noia, riguardano soprattutto i giovani".
"Questi gruppi - dichiarano la dottoressa Anna Rita Giaccone, neurologa e direttore del Servizio per le dipendenze

patologiche (Sert) dell'Ausl di Viterbo, e il dottor Luca Piras, sociologo della Provincia ed esperto in interventi psico-

sociali con i gruppi di auto-mutuo-aiuto - rappresentano un caso di buona prassi che concretizza l'integrazione dei servizi

sanitari dell'Ausl con quelli sociali della Provincia e del CeIS di Viterbo nella lotta contro le dipendenze: da quella

storica del'alcolismo e del bere eccessivo, oggi in costante aumento tra i giovani, alla nuova e diffusissima dipendenza dal

gioco d'azzardo (slot machine, gratta e vinci, super lotto, scommesse sportive, ecc)".
Parlando di numeri, per ciò che concerne gli alcolisti (50 persone con dipendenza e 40 tra i loro familiari) nel 2010 si è

registrato un notevole aumento dell'efficacia terapeutica sui partecipanti: l'indicatore medio di sobrietà/astinenza che lo

scorso anno ha raggiunto il livello di 203 giorni medi, rappresenta un risultato importantissimo. Il 38% dei partecipanti è

di sesso femminile, mentre l'età media è di 45 anni, con un'oscillazione di età tra i 29 e i 67 anni. Ai gruppi si rivolgono

anche molte persone che, pur non avendo loro stesse il problema del bere eccessivo, chiedono aiuto e sostegno psicologico per

affrontare la situazione di un loro familiare o amico: tra i chiedenti aiuto, le donne rappresentano l'82,5 %. Sono cioè

mogli, compagne, fidanzate, madri, figlie o amiche di persone che bevono troppi alcolici.
Per quanto riguarda il gioco d'azzardo patologico, invece, i frequentanti del gruppo AMA hanno manifestato una fortissima

attrazione verso il gioco d'azzardo, sottolineando la grande difficoltà ad interrompere tale pratica. Il primato tra i giochi

preferiti dalla maggioranza degli utenti va alle slot-machine, seguite dalle scommesse sportive (calcistiche e ippiche) e dal

Superenalotto. L'età media dei frequentatori del gruppo AMA è di 45 anni, quella minima è di 24 anni e quella massima di 70

anni. Il 60% dei frequentanti è di sesso maschile. Non si evidenzia nessuna caratterizzazione sociale tra i partecipanti: il

campione, infatti, è composto da liberi professionisti, pensionati, disoccupati, commercianti, casalinghe, artigiani e così

via. Il 40% di essi è coniugato, il 20% celibe e il 40% separato. I primi mesi di lavoro del gruppo (partito da poco tempo)

hanno evidenziato ottimi risultati: mentre molti frequentanti sono riusciti ad interrompere completamente i comportamenti di

compulsione al gioco già dopo poche sedute, altri hanno infatti ancora difficoltà ad interrompere completamente le giocate e

le scommesse, ma hanno comunque ridotto significativamente la loro frequenza