Australia: tra rugby e alcool, una miscela esplosiva
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Clamoroso errore della Federazione australiana: in un invito allo stadio per giocatori juniores finisce una pubblicità che invita a «farsi una birra» prima del match. Distrazione particolarmente infelice in un momento in cui gli eccessi nel bere dei giocatori sono al centro dell'attenzione mediatica. Un'e-mail come tante, che offriva ai giovani iscritti ai campionati minori del Nuovo Galles del Sud biglietti scontati per la prossima partita degli Waratha la squadra di Super 14 (la serie A della palla ovale) locale. Ma nelle ultime righe spunta la sorpresa: «Per entrare nel giusto mood pre-match - si legge in coda al messaggio - godetevi un paio di birre al Tooheys Tah bar dello stadio». Un invito quantomeno inappropriato, dato che la maggior parte dei destinatari ha fra gli 11 e i 14 anni. «Certamente sarà stato un errore - ha subito commentato il presidente dell'associazione Drinkwise Chris Watters -ma dobbiamo ribadire che promozione e marketing degli alcolici diretta ai ragazzi sono territori off limits ». E anche per quanto riguarda i più grandi, ha aggiunto, sarebbe auspicabile maggiore cautela: «Io non sono certo un bacchettone, ma i tifosi hanno davvero bisogno di essere incoraggiati ad entrare nel ‘mood pre-partita'?». L'ARU ha prontamente inviato le sue scuse ufficiali, sostenendo di aver sbagliato in buona fede per troppo zelo promozionale: «Per la volontà di aiutare la squadra del Nuovo galles del Sud a pubblicizzare il match del weekend non abbiamo seguito i protocolli usuali -riferisce un comunicato stampa - Possiamo garantire che l'errore non si ripeterà».Dalla palla al boccale - Per sbagliare, però, l'Aru non poteva scegliere un momento peggiore. I problemi con l'alcool delle star del rugby australiano nelle ultime settimane hanno conquistato le prima pagine dei giornali di tutta l'isola, tanto da spingere un gruppo di illustri sponsor del campionato nazionale se non ci sarà un'inversione di tendenza. «Chi ha interessi nel rugby è stanco di vederlo al centro dell'attenzione per incidenti legati agli eccessi alcolici dei giocatori - ha dichiarato il presidente dellaN RL David Gallop - il danno fatto al nostro sport da questi abusi è notevole, e continuiamo a ricevere chiamate da importanti stakeholders, compresi i principali sponsor del torneo, che minacciano di abbandonarci». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un filmato amatoriale trasmesso giovedì su Channel Nine, in cui il mediano dei Cronulla Sharks appariva così ubriaco da crollare sul pavimento di un bar, da cui poi veniva allontanato per il comportamento molesto. Exploit che gli è costato una multa di 20.000 dollari australiani dalla sua squadra per danno all'immagine, e un'ammonizione disciplinare dalla federazione.