Avellino, il 20% dei giovani fa uso di droga, il 21,3% di alcol: i dati di un'indagine
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Giovani: il 20% fa uso di droga, il 21.3 di alcol
I risultati di una indagine condotta su un campione di 10mila studenti tra i 16 e i 20 anni. Dati allarmanti in?Irpinia
Avellino- Aumenta in città il consumo di alcol e droga tra i ragazzi nella fascia di età che va dai 16 ai 20 anni. Il 20per
cento fa uso di sostanze stupefacenti mentre il 21,37 per cento beve abitualmente. Rispetto alla provincia di Napoli, i
nostri studenti hanno anche più soldi in tasca, ma sono quelli che tornano più presto a casa. In media ogni ragazzo
avellinese il sabato sera spende circa 32 euro per "divertirsi" a fronte dei 25 euro dei napoletani. Questi ultimi però
tornano alle 4 del mattino. Ad Avellino si torna poco dopo la mezzanotte. Ma c'è di più. Il 50per cento dei ragazzi del
campione dichiara di bere o drogarsi per ribellione, per andare contro le regole stabilite dagli adulti, il resto lo fa
perché lo fanno tutti, solo una percentuale minima dichiara di farlo per dimenticare i problemi. Poca differenza tra maschi e
femmine: nel consumo di alcol e droga sembra si sia raggiunta la piena parità tra i sessi. Nemmeno gli alunni delle scuole
cattoliche, come i Salesiani, si sottraggono a questo alle statististiche a dimostrazione del fatto che il contesto sociale
ed educativo, alla fine, ha poca rilevanza.
La droga preferita resta la cannabis, ma aumenta l'uso di cocaina tra i giovanissimi mentre il 15 per cento assume droghe
sintetiche. Dell'eroina non c'è traccia, e per fortuna, ma questo è un dato che non conforta se rapportato all'incremento
dell'uso di altre sostanze ugualmente pericolose come il cobret, un derivato dell'eroina, che porta uguale forma di
dipendenza.
Ecco dunque la mappa a dir poco allarmante, delle cattive abitudini dei nostri giovani. I dati emergono dall'analisi dei
risultati del progetto Alto rischio, presentato ieri dal presidente del Rotary Club di Avellino, Renato Tizzano, in un
Auditorium della Banca della Campania gremito di studenti provenienti da vari licei e istituti superiori della città.
Alto Rischio è l'acronimo di Alcohol, Toxic substances, Rotary International, School, Institutional Organizations e racchiude
tutto il significato di una ricerca lunga e capillare condotta da una commissione ad hoc condotta da ben 13 club Rotary e 9
Rotaract di Napoli e provincia in 42 scuole del 2100 Distretto. L'indagine è stata realizzata su un campione di 10 mila
ragazzi di Napoli, Avellino, Caserta, Cosenza e Catanzaro, di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Lo studio è stato coordinato
da Ugo Oliviero, cardiologo alla Federico II e past president del Club Napoli Sud Ovest, il gruppo a cui fanno riferimento
anche i responsabili delle Commissioni Punto Rotary Antonio Citarella, Pubblico Interesse Mario Mari e Rapporti con le Scuole
Gennaro Iaverone.
La prima fase del progetto ha coinvolto istituti di scuole secondarie superiori del distretto 2.100 (in particolare nelle
province di Avellino,Caserta, Cosenza, e Napoli) includendo le classi terze, quarte e quinte, frequentate da giovani di età
fra i 16 ed i 20 anni.
A questi studenti è stato somministrato un questionario non identificativo per rendere nota la consapevolezza dell'eventuale
consumo di alcool e sostanze psicotrope. La seconda fase ha previsto lo svolgimento di giornate divulgative dedicate ad
incontri interattivi tra figure professionali facenti parte dei Rotary e dei Rotaract proponenti e gli studenti prescelti.
«Nel corso di tali incontri - racconta il coordinatore del progetto Ugo Oliviero - abbiamo esposto i rischi dell'uso o abuso
di alcool e di altre sostanze psicotrope in particolare per quanto riguarda la sicurezza ».
«E' stato dimostrato come vari spot pubblicitari inducano in maniera più o meno manifesta il consumo di alcool e di droghe -
spiega il dottore Tizzano - anche in situazioni dove si richiedono performance di alta concentrazione. Per questo abbiamo
chiesto e premiato i ragazzi che hanno realizzato un corto o uno spot finalizzato ad evocare emozioni positive e a
stigmatizzare i comportamenti socialmente pericolosi». Tra le scuole premiate il quarto Liceo classico europeo del Convitto
Nazionale con il video con"Monologo di un cassonetto", lo spot degli studenti della IV C del Liceo Imbriani e il video
"Oltre" dell'Istituto Oscar D'Agostino.
Queste le conclusioni complessive dello studio Alto Rischio realizzato dal Rotary Club.
- Il 62% degli intervistati (6235 ragazzi) beve. Non ci sono differenze geografiche.
- Ragazzi e ragazze consumano alcol in percentuali sostanzialmente sovrapponibili, soprattutto all'età di 16 e 17 anni.
- I ragazzi bevono in gruppo.
- Il 4% dei bevitori (249 ragazzi) è già alcoldipendente.
- Il 18% dei ragazzi (1810) fa uso di droghe, il 19% di essi sono già tossicomani (344 ragazzi).
- I maschi consumano maggiormente le droghe, con differenze meno marcate nel territorio di Napoli e provincia.
- I ragazzi consumano droghe già a 16 anni, il consumo si riduce marcatamente tra i 19enni.
- Il consumo di droghe avviene al di fuori del gruppo: i consumatori di droghe non vogliono farne parte.
- Il 12% dei ragazzi intervistati (1207) consuma sia alcol che droghe.
- La maggior parte dei consumatori di droghe consuma anche alcol; non è vero il contrario.
- Ad Avellino su 2217 ragazzi il 21 % assume droghe di cui il 22% sempre, il 15% in maniera regolare e il 64% saltuariamente.
- Ad Avellino su 6235 ragazzi 62% beve alcol di cui il 70% in modo saltuario, il 25% regolarmente e il 4% sempre (più di due
drink al giorno).
- Il 5% dei ragazzi avellinesi consuma entrambe le sostanze
Rossella Strianese