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Avezzano: intervista al direttore del Ser.T.

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Droga e alcol,intervista al direttore del Ser.t.

Dati allarmanti quelli che giungono dal Servizio per le tossicodipendenze di Avezzano. Il Ser.T. cittadino, la cui attività rientra prevalentemente nella diagnosi, terapia e riabilitazione di persone con abuso o dipendenza da sostanze psicoattive legali e illegali e comportamenti assimilabili.

Dai dati emersi, anche a livello nazionale, si evince che è cambiato il profilo del consumatore tipo: non più il ragazzo emarginato, con un basso livello di scolarità e disoccupato ma ragazzi e giovani adulti ben integrati, istruiti e benestanti. Un dato che mostra come, nonostante l’istruzione e quindi la conoscenza, sia ancora troppo basso il livello di percezione della pericolosità e come ancora poco si stia facendo a livello sociale.

Sono più di 2200 le persone segnalate dalle autorità al Ser.T., meno di un quarto quelli che hanno deciso di farsi aiutare. Ma il numero di persone affette da problemi di dipendenza non si esaurisce nel novero dei registrati. Sono tanti, infatti, coloro che non hanno preso consapevolezza del loro problema e continuano a sottovalutarlo conducendo una vita apparentemente normale. Le dipendenze più frequenti sono quelle da alcol, cannabinoidi e cocaina. A farne consumo sono prevalentemente gli uomini mentre il “gentil sesso” fa registrare una piccola percentuale (almeno stando ai dati, che sono sicuramente in difetto rispetto al numero di donne realmente interessate). Frequenti sono, inoltre, i casi di poliabuso cioè un uso concomitante di diversi tipi di droghe.

Anche se l'uso iniziale di droga è volontario, le sostanze possono modificare l'espressione dei geni e dei circuiti neuronali del sistema nervoso centrale che, a loro volta, influenzano il comportamento umano. Una volta sviluppata la dipendenza, i cambiamenti a livello cerebrale interferiscono con la capacità dell'individuo di prendere decisioni volontarie: in questo contesto può verificarsi il cosiddetto "craving", cioè l' irrefrenabile desiderio di ricerca e di uso compulsivo della droga. L'effetto della dipendenza può essere di grande portata. Malattie cardiovascolari, cancro, HIV/AIDS, epatite, problemi polmonari e cardiovascolari possono tutti essere conseguenze dell'assunzione di droga. Alcuni di questi effetti hanno luogo quando le droghe vengono utilizzate in quantità elevate o dopo un utilizzo prolungato; tuttavia, alcuni effetti possono manifestarsi anche dopo una sola assunzione della sostanza stupefacente, come ad esempio la morte per una sola dose di ecstasy o per incidente stradale dovuto ad alcol. Ancora poco viene fatto a livello istituzionale. Si dovrebbero incentivare le iniziative di prevenzione e di lotta alla droga investendo fondi e risorse nel campo dell’informazione.

Per saperne di più abbiamo incontrato il direttore del Sert di Avezzano, Adelmo Di Salvatore. Un uomo di cui colpisce la grande umanità e professionalità.

Dottore, innanzitutto, da quanto tempo svolge la sua attività qui?

Lavoro qui da 21 anni.

Quante sono, ad oggi, le persone che si rivolgono a questo centro?

Ci sono più di 2.200 registrati ma quelli in carico sono molti di meno. Al 31.12.2011 sono 595 i consumatori in carico per uso di sostanze stupefacenti, 230 per alcol e 27 per gioco d’azzardo.

E’ cambiato il prototipo del consumatore o è solo una leggenda metropolitana? In passato i tossicodipendenti si identificavano per lo più con persone disoccupate, emarginate e con un basso livello di istruzione. E’ ancora così?

No non è così. Siamo ad un livello medio alto sia in ambito economico che culturale.

Quali sono le dipendenze più diffuse?

Il consumo di bevande alcoliche, soprattutto. Seguono i cannabinoidi e per ultima l'eroina, variamente combinate fra loro e con bevande alcoliche e psicofarmaci.

Cosa prevede il programma di cambiamento?

Innanzitutto un approccio familiare, poiché tutta la famiglia deve collaborare affinché la persona cambi. C’è un primo incontro, l' accoglienza, a cui segue una fase di inquadramento in chiave multidimensionale (medica, psichica, sociale) che riguarda anche le persone che stanno intorno al consumatore di sostanze. Da lì inizia, all'occorrenza, un trattamento sia di tipo farmacologico (se necessario anche con ricovero ospedaliero o ingresso in centri specialistici di disintossicazione), sia di tipo educativo-relazionale, attraverso colloqui periodici con gli operatori dell’area socio-educativo- psicologica. Svolgiamo un monitoraggio continuo delle terapie e degli esami clinici, compresa la ricerca di sostanze, per una migliore aderenza al programma. Nei casi in cui poi si renda necessario, è prevista l’entrata in comunità.

Punto di forza di questo Servizio è da sempre la collaborazione con i CAT (Club Alcologici Territoriali), che ospitano famiglie con problemi alcolcorrelati, ma anche persone con altri tipi di problemi: gioco d’azzardo, consumo di sostanze stupefacenti, problemi psicologici. Il Servizio lavora anche per la promozione della salute, con interventi rivolti ad alunni, insegnanti, genitori, popolazione generale. Svolge, inoltre, ricerche epidemiologiche al fine di ottimizzare la progettualità ed i tipi di interventi sul territorio. Ha realizzato numerosi progetti di prevenzione e reinserimento socio-lavorativo per le famiglie in carico e ha da poco concluso la collaborazione con il Comune di Avezzano e la Provincia di L’Aquila per la formazione di operatori sociosanitari sulle tematiche delle “dipendenze”. Sono state coinvolte le Scuole superiori, attraverso la realizzazione di laboratori artistico-creativi. Il 30 ottobre, al castello Orsini alle 10.30, un convegno descriverà il progetto. Attualmente il Ser.T. e il Servizio di Alcologia di Avezzano hanno avviato un progetto (finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche Antidroga) di reinserimento lavorativo di persone con problemi legati al consumo di sostanze e/o bevande alcoliche, in fase di cambiamento positivo.

Sono frequenti le ricadute?

Alcol: Per chi frequenta i programmi si ha una percentuale di ottimi risultati che si aggira attorno al 75% , con astensione totale dalle bevande alcoliche, miglioramento dello stile di vita e dei rapporti familiari.

Sostanze stupefacenti (tipo eroina): con il trattamento farmacologico molti lavorano e hanno ritrovato un equilibrio, anche se le ricadute sono spesso frequenti.

Per la cocaina ci sono pochi strumenti e ad oggi le ricadute sono molto facili. Per il gioco d’azzardo è in fase di costituzione un gruppo di auto-aiuto

Quanto costa al servizio sanitario nazionale questa attività di riabilitazione?

Più di 1.100.000 euro l’anno. L’ideale sarebbe realizzare un centro alcologico residenziale, una comunità terapeutica pubblica ed un centro di disintossicazione, con notevole risparmio finanziario e maggiore efficacia negli interventi.

C’è qualcosa che non Le ho chiesto e che avrebbe voluto dirmi?

Voglio rivolgere un pensiero agli operatori. Sono fortemente motivati, nonostante la particolarità dei problemi che ogni giorno sono costretti ad affrontare. Mettono in gioco il loro cuore, oltre che la propria professionalità.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)