AVIS: in futuro i donatori non dovranno fumare
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In futuro i donatori Avis non dovranno fumare
Le associazioni provinciali donatrici di sangue hanno attivato un progetto per tutelare maggiormente la salute pubblica invitando a smettere
di fumare ai donatori di sangue
Combattere il vizio del fumo nei donatori di sangue, è il progetto realizzato dalle associazioni donatori della provincia che attraverso lo
sportello trasfusionale vogliono debellare il problema.
Il fumo sviluppa 5/10 volte il rischio di carcinoma polmonare ed è la causa del 90% di questi tumori , ma anche del 30% di neoplasie ad altri
organi , esempio esofago, laringe, cavità orale, vescica, pancreas, stomaco, cervice uterina, mammella e la leucemia mieloide. Per questi
motivi le associazione si sono fatti carico di sensibilizzare i donatori e tutta la popolazione provinciale.
Il progetto ha previsto: L'istituzione di un corso di formazione sul counseling per il personale Del dipartimento di medicina trasfusionale,
I individuazione della percentuale dei fumatori attivi, l'attivazione di un'opera di counseling sugli interessati mettendo in evidenza di
rischi,invio al centro anti-fumo,valutazione dei progressi dei Donatori coinvolti attraverso un continuo monitoraggio a scadenza prefissata,
valutazione dei risultati.
L'azienda sanitaria ulss18 che ha ospitato l'intervento delle associazioni donatrici ha spiegato poi che ad essere interessati non sono
solamente i donatori di sangue ma tutta la popolazione che è a rischio da dipendenze da fumo o alcool. Per combattere il manifestarsi di
queste dipendenze l'azienda sanitaria Ulss 18 ha realizzato dell'aziende che sono state distribuite nelle scuole medie e superiori della
provincia affinché i ragazzi comprendano i rischi e che corrono nel abusare di tabacco o alcolici.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)