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Bari: notti da paura per l'alcol, boom di visite in ospedale

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Notti da paura per l'alcol boom di visite in ospedale

IL PRIMARIO del Pronto soccorso del Policlinico Francesco Stea non è sorpreso: «Purtroppo casi di questo tipo si verificano dopo ogni festa,

accade ad esempio a Capodanno».È accaduto anche nella notte tra lunedì e martedì: al presidio di prima emergenza dell'ospedale pugliese sono

arrivati numerosi ragazzini che avevano bevuto troppo. E c'è anche un giovane che ha rischiato di entrare in coma etilico.
Il bilancio dei festeggiamenti della notte di Halloween è quindi pesante. Anche perché conferma un trend purtroppo negativo per la Puglia

dove il consumo di alcol, dicono le statistiche dell'Istat, è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovanissimi.
Fortunatamente per gli adolescent che nella notte tra lunedì e martedì si sono recati al Policlinico tutto si è risolto con una grande paura.
Il caso più grave quello di un ragazzo. Quando è arrivato al pronto soccorso dell'ospedale barese era privo di conoscenza.
Colpa delle bevande alcoliche che aveva ingerito per festeggiare la serata delle streghe. Il giovane di fatto ha rischiato il coma etilico e

cioè lo stato più grave di una normale o comunque molto forte ubriacatura. I dottori sono, però, riusciti a riportare il quadro clinico alla

normalità, sottoponendo il paziente a una lavanda gastrica e a una terapia.
La situazione è tornata alla normalità nel giro di poche ore. Il ragazzo ha ripreso conoscenza e il peggio è stato scongiurato.
Meno grave, invece, il caso di altri adolescenti che si sono recati al pronto soccorso con i sintomi, se pure meno preoccupanti, di una

intossicazione da alcol. Scontate le spiegazioni che i giovani pazienti hanno dato ai medici che li hanno visitato. «Abbiamo alzato un po'

troppo il gomito. Eravamo in compagnia, ci siamo fatti prendere la mano» hanno spiegato. E poi le promesse: «Non lo facciamo più». I casi

registrati nella notte di Halloween, quindi, hanno precedenti. Dice ancora Stea: «Di solito sottoponiamo i ragazzi alla lavanda gastrica e

nelle situazioni non gravi può essere sufficiente». Sonoi più giovani,a volte anche adolescenti, quelli che più frequentemente ricorrono alle

cure mediche per intossicazioni da alcol dopo feste, come Capodanno e da qualche anno anche Halloween.
E non mancano neanche le storie di giovani che finiscono in ospedale dopo cocktail di droga e alcol. Del resto la tendenza registrata nei

pronto soccorso degli ospedali della città di Bari conferma purtroppo un dato messo in evidenza dall'Istat. Alla Puglia spetta un primato,

tutt'altro che positivo. Già a 11 anni si comincia a bere. Il resto sono statistiche molto preoccupanti. I comportamenti a rischio riguardano

fino al 13,9 per cento di ragazzi di età superiore agli 11 anni, di un consumo giornaliero non moderato che varia tra il 7,4 e l'8,7 per

cento e del 6,5 per cento della popolazione pugliese che beve per "sballo" (binge drinking).
E infatti gli agenti della polizia municipale hanno potenziato i controlli nei pub della movida.
L'ultimo episodio un mese fa quando il proprietario di un locale della centralissima corso Vittorio Emanuele è stato denunciato perché aveva

servito superalcolici a tre ragazze che non avevano ancora compiuto sedici anni.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)