Bassano analcolica: il comune alza il tiro contro chi alza il gomito
cufrad news alcologia alcol alcolici alcolismo giovani prevenzione
Alessandro Tich
Oltre alla nota ordinanza del sindaco che limita gli spazi per il consumo di alcolici all'esterno dei locali pubblici in
città, un nuovo provvedimento rafforza il giro di vite contro l'abuso di alcol nel territorio comunale.
L'Amministrazione Cimatti ha infatti recepito e fatto proprie le indicazioni del "Codice di autoregolamentazione nel consumo
di bevande alcoliche" varato e approvato lo scorso ottobre dalla Conferenza dei Sindaci dell'Ulss n.3.
Il documento, concepito dalle Amministrazioni del territorio per arginare il fenomeno del consumo di alcolici - che nei 28
Comuni dell'Ulss 3 è tra i più alti d'Italia - contiene una serie di prescrizioni e direttive mirate in primo luogo alla
prevenzione.
In particolare, sulla falsariga dell'ordinanza già in vigore in città, il Codice comunale impone il divieto "di consumare in
pubblico bevande alcoliche, con esclusione del consumo effettuato presso i pubblici esercizi e le aree adibite a
manifestazioni, limitatamente al loro periodo di apertura".
Viene inoltre fatto divieto "di somministrare e vendere superalcolici in occasione di manifestazioni, sagre e fiere" e "di
somministrare e vendere bevande alcoliche a partire da un'ora prima della chiusura della manifestazione".
Nessuna bevanda alcolica va inoltre somministrata e venduta "ai minori di 16 anni" e "a soggetti con indubbia disabilità
psichica o che manifestano evidente ubriachezza".
Limitazioni in vista anche dopo aver bevuto. Non sarà infatti più consentito "abbandonare in luogo pubblico contenitori vuoti
di qualsiasi tipo di bevanda".
Accanto alle prescrizioni, che non contengono tuttavia l'indicazione di eventuali sanzioni a carico dei trasgressori, il
Codice comunale di autoregolamentazione aggiunge anche alcuni "suggerimenti" rivolti anche agli organizzatori di eventi e
manifestazioni che prevedono la somministrazione al pubblico di bevande alcoliche.
Tra questi, il divieto "di intitolare manifestazioni promosse dall'Amministrazione pubblica con termini ascrivibili a
prodotti alcolici, come "Festa della Birra", "Festa del Vino" eccetera" e il consiglio "di promuovere il consumo di bevande
analcoliche".
Il documento suggerisce inoltre di "prevedere, all'uscita di sagre, fiere o manifestazioni una postazione per la rilevazione
del tasso alcolemico, attraverso test volontario".
Il Codice afferma infine il "divieto di promuovere bevande alcoliche sulle pubblicazioni edite dal Comune" e l'indicazione di
"promuovere, nell'ambito delle manifestazioni, una giornata o serata senza alcol".