338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Belluno: alla cena dei vigili alcoltest per tutti prima di guidare

alcol alcool prevenzione guida agenti giovani alcolismo

Anche i controllori si controllano. D'altra parte il buon esempio, si sa bene, conta più di tante ramanzine. E allora accade che i rappresentanti provinciali dei vigili urbani del Triveneto, quando concludono le loro riunione con una cena, prima di salutarsi e riprendere la via del ritorno verso le rispettive città, verifichino il loro livello alcolico con l'etilometro direttamente al ristorante. Avviene circa una volta al mese in occasione della riunione del Circolo dei 13, del cui direttivo fanno parte delegati delle polizie municipali di tutto il Triveneto.
La provincia di Belluno è rappresentata da Nicola Salvato, comandante della polizia locale di Cortina d'Ampezzo. Gli incontri, che avvengono a cadenza più o meno mensile con sede a rotazione («come il G8»), servono agli operatori della sicurezza su strada per scambiarsi opinioni e proposte in merito alle problematiche affrontate quotidianamente.
«Dal momento che ogni comando ha a disposizione un etilometro precursore - racconta Salvato - abbiamo deciso di usarlo ogni volta che ci troviamo per cena fra di noi in un'ottica preventiva, non solo per deformazione professionale». E in caso di positività? «Beh, decidiamo sul momento se chiamare un taxi o aiutarci a vicenda, offrendoci vicendevolmente passaggi o riportando l'auto dei colleghi a casa». Le manovre con l'etilometro introno al tavolo del ristorante non passano certo inosservate ai clienti seduti agli altri tavoli o agli stessi camerieri che, incuriositi, chiedono spiegazioni se non addirittura di potere effettuare su essi stessi il controllo. «Anche questo è un modo per educare alla prevenzione e alla sicurezza» conclude Salvato.
Il precursore in dotazione ai comandi di polizia locale è meno invasivo del tradizionale etilometro, meno costoso e più rapido nella rilevazione, oltre che efficace nell'effettuare uno screening sui grossi numeri. Lo chiamano precursore perché basta un soffio per avere in pochi secondi una risposta sulla presenza di alcol. Non si usa alcun boccaglio, basta aspirare un campione d'aria mentre il soggetto parla o respira. Solo se l'alcolimetro dovesse rilevare livelli superiori al limite dello 0,5 g/l si procederà al vero e proprio test con etilometro o con prelievo di sangue in ospedale.