Belluno: la guerra dichiarata all�alcol nei cantieri edili sta dando buoni frutti.
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La guerra dichiarata all'alcol nei cantieri edili sta dando buoni frutti. Tant'è che, secondo i dati rilevati dallo Spisal tra luglio e dicembre 2009 su un campione di 294 lavoratori, si è registrato solo il 2,7% di soggetti positivi all'alcol test. «Un risultato decisamente buono - è il commento della responsabile Spisal Ulss 1 Daniela Marcolina - che ci fa sperare».
Il progetto è stato presentato ieri nel contesto del convegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro organizzato, a Longarone Fiere nell'ambito di "Costruire", da Comitato paritetico territoriale, Collegio periti industriali e Belluno Tecnologia.
«I controlli alcolimetrici effettuati in 105 ditte operanti in 50 cantieri - ha spiegato Marcolina - sono riferiti a 294 soggetti (di cui 62 stranieri) dall'età media di 40 anni. Ne sono risultati positivi 8 (di cui solo uno con un tasso alcolemico superiore lo 0,5), tutti italiani. Dei 294, 252 sono dipendenti e 42 titolari: tra i primi 6 positivi, tra i secondi 2. Altro dato, degli 8 esiti positivi 7 sono stati eseguiti al pomeriggio, a dimostrazione del fatto che la pausa pranzo incide nell'innalzamento del tasso alcolemico».
Passando invece ai controlli nei cantieri, lo Spisal nel 2009 ne ha fatti 217: 210 le infrazioni registrate. Sono prevalse quelle relative alle non idonee misure di sicurezza contro le cadute dall'alto. Mentre il Cpt ha svolto attività di consulenza nei cantieri con il proprio pool di tecnici (nel 2009 le visite sono state 267). «Ma siccome questa attività è a pagamento - hanno spiegato per il Cpt il presidente Giuseppe Fagherazzi e il vice Valerio Zannin - è chiaro che se il mercato dell'edilizia va a gonfie vele ci sono i fondi per farvi fronte. Al contrario, come in questa fase, il "salvadanaio" è più ristretto. Ad ogni modo, in proporzione a risorse e territorio, possiamo dire di essere molto efficienti».
Tornando allo Spisal, l'attività di vigilanza riguarda in ampia parte il settore delle costruzioni. In provincia di Belluno quelle edili sono circa il 20% di tutte le imprese mentre i loro addetti rappresentano circa l'11% dei complessivi nel Bellunese. «Gli indici di frequenza e di gravità degli infortuni - ha aggiunto Marcolina - nel Bellunese sono piuttosto alti rispetto agli altri ambiti produttivi e al resto della regione. Pur essendo gli infortuni in calo non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia».
Sulla medesima linea d'onda, oltre ai vertici del Cpt, il presidente dell'Ordine dei periti Alberto Menegon e il presidente di Belluno Tecnologia Antonio Ortolan. «La sicurezza - ha sottolineato Menegon - è la nostra parola d'ordine. E per garantirla il più possibile è in vigore, da anni ormai, un'ottima collaborazione tra i soggetti in causa come Ordine, Cpt e Spisal. Quello dell'edilizia è un settore che sta subendo fortemente la crisi internazionale, registrando una mole di lavoro inferiore del 12-15%. Benvengano tutte le sinergie del caso per rilanciarlo».