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Belluno: progetto di prevenzione stradale

Belluno: progetto di prevenzione stradale

Sono nove le patenti ritirate sabato notte a Belluno: tutte persone che guidavano in stato d'ebbrezza. «Non abbiamo fermato nessuno per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti», ha spiegato il comandante della Polizia municipale di Belluno, Gustavo Dalla Caà. L' uscita di sabato notte, battezzata «Drugs on street» è stata effettuata insieme al sottosegretario Carlo Giovanardi. Che ha accompagnato la pattuglia della polizia locale, nell'ambito del progetto, specializzato nei controlli rispetto all'abuso di droghe da parte di chi guida un veicolo. Sabato ad accompagnare la Polizia locale saranno una pattuglia di carabinieri, un'unità mobile della Croce Rossa, con un medico e un infermiere del Sert di Auronzo. Promotore del progetto è il sottosegretario del Dipartimento Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Giovanardi. Il deputato è arrivato verso mezzanotte e mezzo, accompagnato dal sindaco, Antonio Prade, per poi partecipare ai controlli presso il posto di blocco istituito. Il protocollo «Drugs on street» è il risultato di un progetto promosso dal dipartimento Politiche antidroga della presidenza del consiglio dei ministri, con l'intento di ridurre e contrastare il fenomeno della guida sotto effetto di alcol e sostanze stupefacenti, in condizioni psicofisiche alterate e non idonee alla guida, causa di incidenti e morti sulle strade.
Belluno è tra i Comuni che hanno aderito al Progetto e che hanno attivato il protocollo «Drugs On Street», integrandolo anche con propri progetti ed interventi già esistenti («Strada facendo»). «Va sottolineato - commenta il comandante dei vigili Dalla Ca' - che tra le nove persone fuori regola non ci sono giovani sotto i 21 anni o neo patentati. E' comunque un aspetto positivo». C'erano bellunesi e turisti, anche una ragazza. C'è chi ha fatto registare 0,52 e chi è arrivato a 1,61. In totale sono state 140 le auto fermate e controllate. E nessuno è stato trovato fuori legge al test anti droga (ne sono stati effettuati solo alcuni). «L'importanza è di questi posti di blocco - spiega Dalla Ca' - è soprattutto legato alla prevenzione, non alla repressione. Per questo a settembre cominceremo una nuova fase del progetto, andando nelle scuole a parlare con i ragazzi». Il bilancio delle precedenti nottate di controlli era stato decisamente positivo: poche patenti ritirate, poche persone con limiti superiori al consentito.