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Belluno: progetto di rete tra Rotary club, le Usl e il volontariato

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Giovani e alcol ora scende in campo anche un attore
Progetto di rete tra Rotary club, le Usl e il volontariato. Già coinvolti 13 istituti secondari per circa 500 studenti
di Martina Reolon
BELLUNO. Un progetto di rete, il cui intento non è utilizzare un approccio moralistico o di tipo "medico", ma basato sulla

responsabilizzazione e sulla fusione tra metodi tecnico-scientifici e arte.
Ieri è stato presentato "INdipendente", un'iniziativa voluta dai Rotary club di Belluno, Cortina-Cadore e Feltre, con la collaborazione di

Usl 1 e 2, Ufficio scolastico territoriale, Comitato d'intesa, Csv e gruppo Inquadrati, la compagnia "I nasi pronunciati" di Mel.
Il progetto intende promuovere il benessere sociale tra i giovani, attraverso la sensibilizzazione nei confronti dei problemi legati all'

alcol, «uno dei più grandi che si rilevano in provincia di Belluno», spiega Milena Maia, coordinatore e responsabile del gruppo tecnico di

lavoro, composto da 8 persone, «e spesso l'alcol non viene percepito in tutta la sua pericolosità. Il "bere moderato" non è definibile, non

esiste una quantità da considerare senza rischio e sicura. Gli alcolici sono sul piano scientifico una droga».
L'iniziativa è rivolta alle classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado della provincia. Al momento hanno aderito 13

istituti con 22 classi, per un totale di circa 500 alunni. "INdipendente" è partito giovedì nella scuola di San Vito. Il progetto consiste in

due incontri in classe, con una psicologa e un attore.
A seguire altri due sul teatro e cinque sul "videatro". «Per la prima volta», mette in risalto il regista Roberto Bristot, «si mettono

insieme un approccio classico e formale e la metodologia teatrale, che aiuta i giovani a prendere coscienza della propria corporeità,

passaggio fondamentale dal punto di vista educativo». E i ragazzi, oltre a seguire lezioni sul tema alcol, parteciperanno a laboratori

teatrali, il cui risultato sarà la realizzazione di prodotti multimediali (video, spot, cortometraggi) che saranno presentati nella serata

conclusiva del progetto annuale, il 21 aprile. «Il piano è triennale», evidenzia Alberto Alpago Novello, presidente Rotary Belluno, «proprio

perché per essere efficace necessita di continuità». Il costo del progetto, finanziato da diversi enti privati (tra cui il Consorzio Bim), è

di 42mila euro all'anno. «Mettere insieme pubblico e privato non è stato facile», sottolineano Giorgio Zampieri, presidente Comitato d'Intesa

e Angelo Paganin, referente della Commissione per il progetto, «ma in questo caso ci siamo riusciti e ne è uscito qualcosa che vede unite

realtà associative e istituzionali». E lo scopo di "INdipendente" non è coinvolgere solo i giovani, ma tutti gli adulti di riferimento, dai

genitori agli insegnanti, passando per gruppi sportivi e altre forme di aggregazione.
«Quest'anno siamo partiti dalle scuole», afferma Alfio De Sandre, direttore Dipartimento dipendenze Usl 1, «il prossimo anno estenderemo le

iniziative al contesto comunitario, in base all'approccio "ecologico": il bere è uno stile di vita. Per modificarlo bisogna incidere sulla

cultura generale della comunità, partendo dall'impegno personale di ogni singolo individuo, che si amplia e diventa un volano all'interno

della stessa cultura locale».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)