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Belluno: una task force per la prevenzione in città

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Una task force contro il crimine in città

Comune, Prefettura e forze dell'ordine stringono le maglie della collaborazione per garantire un contrasto efficace alla criminalità e prevenire fenomeni di illegalità.

Nei prossimi giorni verrà firmato il “patto per la sicurezza”, un provvedimento che mira a garantire una presenza più estesa e integrata sul territorio delle forze dell'ordine, chiamate a coordinarsi per ottimizzare gli interventi e le risorse e scongiurare il ripetersi di furti, risse e ogni altro episodio di microcriminalità.

Belluno sarà anche un'isola felice sotto certi punti di vista, ma negli ultimi tempi i ladri hanno fatto visita a tante case e negozi. Anche per questo la Prefettura ha deciso di intensificare i controlli, rafforzando la collaborazione tra le forze dell'ordine (compresa la polizia locale) e gettando le basi per un “Gruppo di lavoro sicurezza”, chiamato ad attuare gli interventi per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.

Il gruppo mapperà le zone “critiche” in base all'andamento degli episodi criminali, e su queste intensificherà i controlli. Poi prenderà in esame le segnalazioni relative al degrado urbano e al verificarsi di eventi che destano allarme sociale, progettando interventi mirati per fronteggiarli. Si pensa anche di potenziare e migliorare, con le risorse a disposizione, il sistema di videosorveglianza già attivo in diverse zone della città, e si valuta la sua estensione dove non è presente. Verrà inoltre rafforzato il collegamento tra la sala operativa dei vigili urbani e quella quella Questura.

Le forze dell'ordine, come detto, dovranno coordinare i loro interventi, per ottimizzare la loro presenza sul territorio e evitare “doppioni”. La presenza di uomini in divisa verrà rafforzata specie nei quartieri, nelle frazioni e in tutti i luoghi di aggregazione sociale, sia per dare una garanzia di sicurezza ai cittadini, sia per offrire loro ascolto e risposte (in questo caso si pensa soprattutto agli anziani e alle categorie deboli). Nella collaborazione rientrerà anche la polizia locale.

Tra gli interventi che figurano nel patto ci sono anche il controllo di esercizi pubblici e la verifica dei locali di intrattenimento; una prevenzione mirata al contrasto dello spaccio di stupefacenti; il rafforzamento dei controlli sulle strade, non solo nei fine settimana, prevedendo anche servizi periodici straordinari per prevenire gli incidenti e la guida sotto l'effetto di alcol o droghe.

Verrà fatta un'estesa prevenzione anche dei fenomeni di degrado urbano e di disturbo della quiete pubblica, con l'obiettivo di evitare eventuali vandalismi.

Chi firmerà il patto per la sicurezza si impegna, inoltre, a porre attenzione nel campo del lavoro, con un controllo attento sulla regolarità degli appalti, sul lavoro nero, il riciclaggio di denaro. Verranno assicurate verifiche puntuali sulle nuove attività commerciali come sugli esercizi già in funzione (si controllerà il rispetto delle normative di sicurezza per esempio).

Nel patto ci sono anche il contrasto alle violenze su donne e bambini e la promozione di iniziative per educare i più giovani alla cultura della legalità. Si pensa di entrare nelle scuole con specifici progetti legati a tematiche come il bullismo, la tossicodipendenza, l'alcolismo, per sensibilizzare i ragazzi all'adozione di comportamenti che non entrino nella sfera dell'illegalità.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)