«Bere in marina? Lo fanno tutti»
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Viaggio tra gli studenti superiori: «Ma lei non doveva ubriacarsi»
TRENTO. Fabio è da poco maggiorenne e ora le giustificazioni per andare "in marina" se le può firmare da solo. Lo dice quasi con orgoglio e, mentre ascolta l'iPod, racconta che se non va a scuola, passa la mattinata al bar a giocare a biliardo o a freccette stringendo un boccale di birra. Fabio, è solo uno dei tanti che pensa che sia normale bere qualche bicchiere, "tanto lo fanno tutti" e racconta anche i trucchetti per "pigiare" le lezioni. Siamo andati in un istituto superiore di Trento, coinvolto nella brutta vicenda che ha visto tre minorenni, ubriachi, abusare sessualmente di una ragazza di 14 anni, per capire cosa ne pensano dell'accaduto e dell'ubriacarsi fino allo "sballo".
"Ho saputo di questa storia, per me quei tre ragazzi sono solo dei pervertiti: non siamo tutti così" ci tiene a sottolineare uno studente. "Beh, ma la ragazza è stata davvero ingenua, ha bevuto fino a non capire nulla e poi ha accettato di andare a casa di uno che non conosceva bene. Per me si è fidata troppo" replica Francesco che di anni ne ha 17. C'è qualcuno che ritiene solo i minorenni responsabili, altri invece pensano che in parte sia colpa della ragazza, ma tutti concordano sul condannare duramente il fatto. "Ci vuole un po' di buon senso - commenta Sara che frequenta la prima superiore - io non mi sognerei mai di ubriacarmi fino al coma etilico. Non dico di non avere mai marinato, ma non finisco certo a bere alcol, piuttosto andiamo a fare un giro in città. Di solito le bottiglie saltano fuori durante l'assemblea d'istituto". Ma dove li comprate gli alcolici? "Beh al supermercato" Ma lo sapete che non possono venderveli se non avete compiuto i 16 anni. "A me non mi hanno mai chiesto la carta d'identità - sbotta Luca,15 anni - entro e li compro senza problemi. Anche se chiedo un cocktail al bar o in discoteca me lo danno". Anche la professoressa di biologia è sotto shock per la vicenda: "Il problema è che l'età del primo rapporto sessuale si sta abbassando, ora la media è a 14 anni. Alcune ragazzine perdono la verginità già a 10 anni e l'alcol è sempre più diffuso, me ne accorgo sull'autobus o durante le assemblee d'istituto. Ma i genitori hanno la loro parte di responsabilità. In questi casi ti viene da chiederti ma dove sono le famiglie? Nella scuola dove lavoravo prima, sempre qui a Trento, avevo studenti che erano dentro per spaccio di droga. Qui bene o male è più calmo, è successo solo una volta che due si sono presi a botte, ma senza poi riportare ferite gravi". Insomma per l'insegnante la colpa è anche dei genitori. E' d'accordo anche Alfio che racconta come le famiglie a volte proteggano i loro figli. "Alcuni genitori firmano tutte le giustificazioni in bianco all'inizio dell'anno. Altri miei amici le falsificano". Abbiamo chiesto al preside che provvedimenti mette in atto la scuola per controllare i ragazzi: "E' proibito fumare nel cortile e nell'edificio - spiega - poi se un ragazzo vuole uscire prima deve passare da me per la firma del permesso.
Dopo alcuni giorni che un ragazzo è assente, noi chiamiamo a casa e informiamo i genitori". (m.b.)