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Bere o non bere, questo è il problema...

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Bere o non bere - questo è il problema

Marina Volkov

Se Amleto, dopo aver pronunciato la fatidica domanda, avesse bevuto un bicchiere di vino, la risposta sarebbe stata più ottimista e lo svolgimento della storia non avrebbe avuto esiti così tragici. Come hanno spiegato studiosi inglesi e francesi, le persone che bevono guardano al mondo attraverso "occhiali rosa". L'alcol livella complessi e paure, innalzando l'autostima e l'amore per il mondo circostante.
Chi beve vede in una luce migliore non solo gli altri bevitori, ma soprattutto se stesso. Questo "stato di grazia" si spiega in primo luogo con le reazioni chimiche che avvengono nell'organismo - dicono gli esperti. "Dell'influenza dell'alcol parla persino il Salterio : Il vino rallegra il cuore dell'uomo". Fino ad oggi però il valore biochimico e psicologico dell'influenza dell'alcool sulla personalità non è del tutto chiaro" -continua lo psicoterapeuta russo Anatolij Beloussov.

La credenza più diffusa è l'attivazione dell'endorfina. Da qui è chiaro perché i chirurghi russi durante la guerra di Sebastopoli utilizzassero la vodka come narcotico: aveva un effetto analgesico. Inoltre, dalla mia esperienza di psicoterapeuta si evince anche un'altra cosa: l'effetto di una visione ottimista compare per l'abbassamento dello stato di ansia. Sotto l'effetto dell'alcool, l'ansia, abbassata in modo artificiale, rimuove il filtro di allarme nella percezione del mondo.

La felicità e l'innalzamento dell'autostima si trasformano però presto in depressione e apatia, avverte lo psicologo russo Aleksej Volkov. Inoltre, ci sono persone sulle quali l 'alcol agisce fin da subito in maniera infelice. Lo psicoterapeuta Anatolij Beloussov spesso ha incontrato queste persone.

"In questi pazienti, l 'ingerimento di alcol non apporta alcun effetto positivo o reazione piacevole. Dopo aver bevuto un po', essi avvertono solo nausea e sonnolenza e questo è legato all'aumento della necessità di monitorare quello che avviene all'interno e all'esterno", dice il lo specialista .

Ci sono poi pazienti ai quali mancano i fermenti che elaborano l'alcool che entra nell'organismo. Ad esempio, gli abitanti del Polo Nord. Assorbono l'alcool con fatica anche i cinesi, i coreani e i giapponesi che, dopo aver bevuto una piccola quantità di alcool, hanno palpitazioni e innalzamento della pressione. Gli europei, invece, non hanno nessun tipo di problema a riguardo. Stando all'ultima relazione dell'Organizzazione Mondiale per la Salute, la Moldavia è il Paese in cui si beve di più, al secondo posto c'è la Repubblica Ceca, al terzo l'Ungheria. La Russia occupa il quarto posto, seguita da Ucraina, Andorra, Estonia, Romania, Slovenia e Gran Bretagna.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)