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Bere responsabilmente anche a capodanno: consigli e avvertenze da un primario

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Sbornia, come evitarla
Federico Mereta
Genova - «Per chi è abituato a bere, meglio non superare i due bicchieri di vino a cena e la classica coppa di champagne o spumante. Chi

normalmente non beve, deve solo inumidirsi le labbra al brindisi. E per gli adolescenti l'alcol va del tutto evitato».
Giuliano Lo Pinto, Responsabile della Divisione di Medicina Interna dell'Ospedale Galliera di Genova, consiglia di affrontare così cenoni e

feste di fine anno. Istruzioni utili per evitare non solo le classiche sbornie di Capodanno, ma anche quelle che si ripetono spesso anche nei

week-end. Perché proprio il "Binge-drinking", la tendenza a bere in diversi locali allo scopo di ubriacarsi, è una moda pericolosa diffusa

soprattutto fra i giovani. Le conseguenze sono pesanti. E non vengono risparmiate nemmeno le ragazze, che peraltro, come tutto il gentil

sesso, risultano più esposte agli effetti degli alcolici per una sorta di "predisposizione" a sopportare meno il bicchiere.
Se da un lato è vero che la reazione all'alcol è diversa tra le varie persone, e risente anche dell'ambiente e della situazione in cui si

beve, dall'altro non va dimenticato che le donne tendono ad assimilare l'alcol più lentamente e a mantenerlo più a lungo nel sangue,

prolungandone gli effetti. Il motivo? Le donne hanno una risorsa in meno rispetto agli uomini: hanno il 20-25 per cento in meno dell'enzima

alcol-deidrogenasi, che ha il compito di "spezzare", attraverso una reazione biochimica, l'etanolo in acqua e anidride carbonica. Quindi, non

appena si supera una certa dose di alcol, questo non può essere metabolizzato e va a danneggiare il corpo: in particolare il fegato e il

sistema nervoso.
Così si arriva alle classiche conseguenze legate all'assunzione di alcolici, che non risparmiano nessuno. Fino ad un grammo di alcol per

litro di sangue (il doppio del limite consentito dalla legge per chi si mette alla guida) si tende ad essere meno rapidi nelle reazioni, ma

basta che la quota raddoppi per arrivare all'ebbrezza vera e propria e a un'innaturale euforia. Il pericolo diventa quello di perdere i freni

inibitori: per questo, non si ci deve mai mettere al volante dopo aver bevuto. Ma non mancano le ripercussioni sull'attività sessuale. Una

ricerca pubblicata solo pochi giorni fa sulla rivista Addiction dimostra come più si beve, più cresce la disponibilità ad avere rapporti

sessuali non protetti. In particolare, a un aumento di 0,1 milligrammi di alcol per ogni millilitro di sangue, corrisponde una crescita del

cinque per cento della propensione a fare sesso non sicuro. Gli studiosi sono giunti a questa conclusione rileggendo dodici diversi studi: in

pratica, il consumo di alcol influisce sul processo decisionale, che viene alterato in modo proporzionale alla quantità di alcol bevuta.
«L'alcol va evitato e la sbornia va prevenuta in tutti i modi, anche perché le conseguenze possono essere estremamente gravi» conferma Lo

Pinto «se il tasso alcolico nel sangue sale, infatti, dopo la fase di euforia si rischia di andare incontro ad uno stato di profondo sopore e

soprattutto, specie per chi non è abituato a bere, c'è il rischio della cosiddetta acidosi metabolica». «In questa situazione» aggiunge il

primario «l'acidità del sangue aumenta e questo porta a una grave sofferenza degli organi, addirittura al coma».
Per chi è abituato a bere moderatamente, meglio tenere presente qualche semplice consiglio che può aiutare a ridurre gli effetti dell'alcol.

Ad esempio è importante imparare a degustare, evitando di bere troppo velocemente, magari dopo aver mangiato qualcosa. La presenza dei cibi nello stomaco riduce la capacità assorbente della parete gastrica, e proprio lo stomaco è l'area zona in cui viene assorbita la maggior quantità di alcol. Pensate solo che se si beve un bicchiere a digiuno circa il 90 per cento dell'alcolentrerà nel sangue entro un'ora.

Mangiando si rallenta l'assorbimento dell'alcol, che arriva al 50 per cento dopo un'ora e raggiunge circa l'80 per cento del totale dopo 120

minuti dal pasto. Altra semplice regola: si può creare una sorta di scudo all'assorbimento dell'alcol.
Come? Può aiutare mezzo cucchiaio di olio d'oliva prima di cominciare a bere: forma una patina grassa sulla parete dello stomaco che può

limitare l'assorbimento di alcolici. Ancora: meglio lasciar passare almeno mezz'ora tra un bicchiere e l'altro: così il corpo può smaltire

l'etanolo. Infine, Bacco e tabacco non vanno d'accordo: lo stomaco si può dilatare eccessivamente con l'aria ingerita assieme al fumo. Ultima

raccomandazione: non mescolare farmaci e alcol. Chi sta seguendo una cura per l'allergia, per la depressione o per l'insonnia, deve sapere

che i farmaci, se assunti in concomitanza con le bevande alcoliche, possono mutare il loro effetto, con pesanti ripercussioni sulle capacità

di reazione.
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)