Bevande energetiche: attenzione al prolungamento del QTc
Bevande energetiche: attenzione al prolungamento del QTc
Il consumo di bevande energetiche che contengono caffeina è associato al prolungamento dell'intervallo QTc, noto fattore di rischio per la torsione di punta, secondo un piccolo studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association. «Le bevande energetiche sono state associate a un aumento delle visite al pronto soccorso e dei decessi.
Abbiamo voluto determinare il loro impatto sui parametri elettrocardiografici ed emodinamici in volontari sani giovani» afferma Sachin Shah, della Practice Thomas J Long School of Pharmacy and Health Sciences, alla University of the Pacific, Stockton, California, primo nome dello studio. Trentaquattro adulti sani tra i 18 e i 40 anni sono stati invitati a consumare due diverse bevande energetiche disponibili in commercio e una bevanda placebo. Nessuno dei partecipanti era in terapia con farmaci tranne tre persone che assumevano contraccettivi orali.
I partecipanti hanno bevuto ogni bevanda da un litro in 60 minuti in tre giorni separati, in ordine casuale. Le bevande energetiche contenevano oltre 300 mg di caffeina, insieme a taurina, glucuronolattone, vitamine e ingredienti proprietari. I partecipanti sono stati quindi monitorati con elettrocardiogramma per un periodo di quattro ore. L'incremento massimo dell'intervallo QTc aggiustato per il placebo è stato di 6,1 ms e 7,7 ms per le due bevande energetiche. Inoltre, la pressione sanguigna sistolica è risultata di circa 5 mmHg più alta dopo il consumo di bevande energetiche rispetto al placebo. I ricercatori sottolineano che l'impatto del consumo di bevande energetiche a lungo termine rimane comunque sconosciuto.
(...omissis...)
JAHA 2019. Doi: 10.1161/JAHA.118.011318
https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/JAHA.118.011318
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.doctor33.it/clinica/bevande-energetiche-attenzione-al-prolungamento-del-qtc/?xrtd=CSRYYXRXRYXVCPCSCRAPCPC
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)