Beve l'antigelo e muore
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Antonio Ricciardi è morto ieri all'ospedale <Vietri> di Larino dove era stato ricoverato per aver bevuto del liquido antigelo. Aveva 66 anni. I suoi funerali si teranno oggi, alle 14,30, nella chiesa di San Leonardo confessore a Castelmauro, dove l'uomo viveva in compagnia della sorella. Storia triste, quella di Antonio, Tonino, come tutti in paese chiamavano quell'uomo innocuo che non si era mai sposato e che, nella solitudine della propria esistenza, pare fosse minato dalla piaga dell'alcol. Una persona indifesa, oltre che innocua, una sorta di santo bevitore come tanti ce ne sono, nascosti, dalle nostre parti.
E' accaduto questo: Antonio, come spesso faceva, ha raccolto due giorni fa una bottiglia e ne ha bevuto il contenuto. Raccoglieva cicche di sigarette e bottiglie, Antonio, e fumava e beveva i resti degli altri. Purtroppo, in quell'ultima bottiglia non c'era nettare per gli Dei ma del micidiale antigelo. Quel liquido, che paradossalmente impedisce al freddo di bloccare il motore, ha gelato e bloccato per sempre il cuore di quest'uomo che se n'è andato così come aveva vissuto: in silenzio. Di lui sembra non voglia dir nulla nessuno; nessuno sa, nemmeno il sindaco di Castelmauro, Giuseppe Mancini, che interpellato da Nuovo Molise sembra letteralmente cadere dalle nuvole. Strano, e triste. Sulla morte di un <disgraziato> cade sempre il silenzio della gente bella e profumata. Ma Antonio se n'è ormai andato, e il silenzio e la solitudine, fortunatamente, non li sente più.