Biella: bilancio del convegno "Alcool e guida: un triennio in rete. Esperienze e prospettive"
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Prevenzione: alcool e guida, convegno E.C.M. organizzato da Asl Bi e Provincia.
"Alcool e guida: un triennio in rete. Esperienze e prospettive". È questo il titolo del Convegno organizzato dal Servizio
Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL BI, diretto dal dottor Luca Sala e dall'
Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Biella. Si è svolto venerdì 4 febbraio 2011 nella Sala Becchia del
Palazzo della Provincia ed era rivolto ai Medici, ai Tecnici della Prevenzione, agli Assistenti sanitari ed agli
Infermieri.Era inoltre aperto agli Operatori della Polizia Municipale, ai Tecnici ed agli Operatori degli Enti locali.
È disponibile il pieghevole trasmesso dalla Struttura Semplice Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione della
nostra Azienza Sanitaria Locale.
Ha espresso soddisfazione Alessio Serafia, Assessore alle Politiche Giovanili della nostra Provincia: "Mi ha reso felice
poter ospitare nella nostra Sede il Convegno organizzato dall'Azienda Sanitaria di Biella, che ha concluso un ciclo di lavoro
dove è stato possibile sperimentare belle sinergie da un punto di vista professionale e umano".
Durante la giornata sono stati presentati i Progetti di prevenzione degli incidenti stradali causati dall'abuso di alcol che
dal 2007 ad oggi hanno coinvolto i giovani biellesi ed, insieme, i risultati raggiunti nel settore in tre anni di attività.
Il Progetto capofila, che nel 2006 - 2007 ha coinvolto i giovani adulti tra i 26 e i 45 anni maggiormente coinvolti negli
incidenti del sabato sera, si chiamava "Sicurezza in festa". È stato realizzato grazie alle sovvenzioni regionali ed al
lavoro di un Gruppo interdisciplinare e interaziendale di Quadrante (che comprende le ASL di Biella, Novara, Vercelli e
Verbano Cusio Ossola) e numerosi Volontari durante le Sagre e le Feste di paese. "Prevedeva che ai giovani fosse
somministrato un questionario e venisse proposto di misurare il livello di alcolemia utlizzando l'etilometro", spiega il
dottor Maurizio Bacchi, Dirigente Medico del Servizio Igiene e Sanità pubblica e Responsabile scientifico della giornata.
"Infine è stato loro proposto di designare un guidatore disposto a mettersi al volante senza avere bevuto alcool". Il
Progetto è proseguito, poi, nel 2008-2009. Successivamente, nel 2010, la Provincia di Biella, l'ASL BI e la Prefettura hanno
concordato la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa, che sarà firmato a breve, finalizzato alla messa in rete delle
sinergie per la prevenzione dello sballo del sabato sera.
Di fatto, il Dipartimento di Prevenzione ha collaborato nel corso del 2010 in qualità di partner del Progetto della Provincia
di Biella "Nontutto in una notte", alla stesura del questionario ed alla parte di elaborazione e restituzione dei dati. Il
piano di lavoro attuato dalla Cooperativa Vedogiovane, ha coinvolto i giovani grazie alla realizzazione di interviste tv,
sfide a videogames sulla guida, l'offerta di bevande non alcoliche; il passaggio di informazioni sull'alterazione prodotta
dall'assunzione di alcool e stupefacenti. I ragazzi, poi, sono stati invitati a sottoporsi ad alcol test ed, anche a loro, è
stato proposto di designare un guidatore disposto a non bere alcolici.
Il lavoro di prevenzione svolto sul Territorio, che si è affiancato agli interventi strutturali effettuati sulle strade della
nostra Provincia ed all'introduzione di misure repressive come la sospensione della patente, ha contribuito alla diminuzione
degli incidenti stradali che è stata del 30 per cento nel periodo 2001 - 2009. "Nontutto in una notte", pur coinvolgendo una
fascia d'età più giovane rispetto a quella precedente, persegue l'obiettivo di contribuire a diminuire ulteriormente la
percentuale degli incidenti del sabato sera. Durante i 22 interventi effettuati all'uscita dei Locali, sono stati contattati
9175 giovani e, di questi, 1116 hanno accettato di compilare il questionario. Le domande della prima parte sono servite per
individuare il contesto sociale in cui vivono gli intervistati, la seconda per capire quale rapporto hanno con il bere mentre
la terza ha aiutato a verificare quali sono le loro credenze. Per esempio: "Se si mangia molto passa la sbronza".
Affermazione falsa. Dall'analisi dei questionari appena ultimata, è emerso poi che è diminuita la percentuale di chi, dopo
avere dichiarato di sentirsi sobrio e dopo avere verificato che il tasso alcolemico riscontrato era superiore a quello
legale, intende comunque mettersi alla guida della propria auto: nel 2010 è pari al 22 per cento contro il 44 per cento del
2008. Infine, tra i 1116 che hanno accettato di fare l'alcol test solo il 68 per cento poteva mettersi alla guida dell'auto
mentre il 28 per cento aveva un grado alcolemico compreso tra 0,50 e 1,49 e il 2,9 per cento, cioè 32 persone, non riusciva
quasi a reggersi in piedi con un tasso alcolico superiore all'1,50. Il 15 per cento dei giovani ha dichiarato d'avere preso
una sbronza il giorno prima .