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Biella, troppo alcol fra i giovani: si mobilitano gli studenti

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Troppo alcol fra i giovani: si mobilitano gli studenti

Decolla il progetto "Drink Peer"
samuel moretti

 

C'è tempo fino al 15 dicembre per gli studenti che vogliono aderire al progetto «Drink Peer» promosso dal Comune di Biella in collaborazione con l'Asl e il consorzio socio-assistenziale Iris e il sostegno del Provveditorato agli studi.


L'obiettivo è quello di trasformare i ragazzi delle classi terze in educatori esperti dei problemi legati all'alcolismo. E inviarli dai ragazzi più piccoli per sensibilizzarli ai rischi dell'abuso.


Il metodo è quello della «peer education» e della formazione si occuperanno gli operatori del Sert e dello Spaf. Con l'intento di creare i cosiddetti moltiplicatori dell'azione preventiva e nella convinzione che i ragazzi ascoltino con più attenzione i propri coetanei sui temi delicati.


L'idea nasce da lontano, dopo una tournée dell'assessore Roberto Pella nelle scuole lo scorso febbraio per un confronto sul disagio giovanile. Sono stati gli studenti e i loro insegnanti a proporre il tema e a candidarsi come protagonisti del progetto di prevenzione.


In questa prima edizione sono coinvolti gli studenti delle terze classi dell'istituto Bona insieme ai loro insegnanti. Saranno loro a diventare esperti delle problematiche legate all'uso e abuso di alcol. Per poi andarne a parlare ai «colleghi» delle seconde, guadagnando anche alcuni crediti formativi.


«Drink Peer» funziona così: si comincia con un incontro di presentazione del progetto con i relatori. Poi i due incontri formativi da un paio d'ore per gli insegnanti delle classi coinvolte. E infine sette incontri di formazione di due ore ciascuno per i ragazzi-insegnanti. Che saranno 15 in tutto.


Le lezioni cominceranno a gennaio negli spazi dello «Spaf», lo spazio ascolto dedicato agli adolescenti dell'Asl, in orario extra-scolastico. Alla fine del quale saranno pronti per diventare loro stessi dei formatori dei loro coetanei, nel corso del prossimo anno scolastico.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)