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Alcol: studiato il peptide nocicettina per la cura della dipendenza

Il nucleo centrale dell'amigdala funge da mediatore dei processi legati allo stress della dipendenza. Il fattore di rilascio della corticotropina (CRF) e la nocicettina/orfanina FQ (un peptide simile a un aminoacido oppioide che si lega al recettore oppioide N/OFQ - NOP) diminuiscono invece l'assunzione di etanolo e i comportamenti legati allo stress, come emerso da studi su modelli animali. Sia la nocicettina che i recettori oppioidi NOP si trovano nella corteccia cerebrale, nell'amigdala e in varie aree fronto-corticali del cervello, implicate nella regolazione delle proprietà motivazionali dell'abuso di droghe.Utilizzando tecniche elettrofisiologiche su una preparazione in vitro, un gruppo di ricercatori californiani ha studiato l'interazione della nocicettina e del CRF sulla trasmissione GABAergica nell'amigdala di ratti naive, utilizzati come campione di controllo, e di ratti dipendenti dall'etanolo. E' emerso che nei neuroni di animali dipendenti da etanolo, la nocicettina ha diminuito la trasmissione GABAergica e ha bloccato l'aumento, indotto dal CRF, del rilascio GABA in misura maggiore rispetto ai ratti naive del gruppo di controllo. In generale, è stato riscontrato che la nocicettina e il CRF hanno effetti opposti sulla trasmissione GABAergica nell'amigdala a livello presinaptico.Questi dati forniscono una nuova evidenza dell'interazione tra i sistemi della nocicettina e del CRF nell'amigdala e ribadiscono come queste capacità della nocicettina di ridurre l'assunzione di etanolo suggerisce che questo peptide potrebbe agire come antagonista del fattore di rilascio della corticotropina, rendendola un possibile candidato per il trattamento dell'alcolismo sul quale sono necessari ulteriori studi e approfondimenti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)