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Birra e salute: gli effetti collaterali di un uso consapevole

Birra e salute: gli effetti collaterali di un uso consapevole

Birra e salute: gli effetti collaterali di un uso consapevole

 

Negli ultimi giorni è rimbalzata su diversi blog birrari (non ultimo quello di Roger Protz) la pubblicazione dei risultati di uno studio dell’Università della California, secondo il quale la birra sarebbe ottima per prevenire le malattie delle ossa. L’effetto dipenderebbe dall’alto contenuto di silicio della bevanda, in grado di ridurre sensibilimente il sorgere di problemi fisiologici come l’osteoporosi. Si tratta certamente di una buona notizia, che va ad alimentare tutta la letteratura impegnata a scovare effetti collaterali – positivi o negativi – nel consumo di birra.

D’altro canto, che la birra sia un ottimo alimento per le ossa non è una novità.

Lo scorso agosto apparve sul sito de La Stampa un articolo che rivelava i risultati di una ricerca spagnola, secondo i quali il nostro nettare preferito rappresenterebbe per le donne una sicura protezione alla osteoporosi. Lo studio ha analizzato la densità ossea delle mani di diverse donne, scoprendo che coloro che assumevano regolarmente birra avevano ossa più robuste. Anche in questo caso il silicio è la sostanza determinante, di cui la birra è l’alimento occidentale col più alto tasso di concentrazione. Inoltre, bisogna segnalare anche una forte presenza di fitoestrogeni, che aiutano a mantenere le ossa sane.

E le buone notizie non finiscono qui. Un passato articolo, sempre pubblicato su La Stampa, spiegava come la birra artigianale fosse un ottimo alimento per mantenersi in forma. Il riferimento alle produzioni artigianali è voluto, perché solo queste mantengono intatto il loro valore nutrizionale, a differenza delle birre industriali, che, a causa dei trattamenti produttivi che subiscono, sono bevande “morte”.

Oltre agli effetti benefici sulle ossa, secondo l’articolo in questione la birra artigianale eviterebbe i rischi di malattie coronariche e abbasserebbe il colesterolo nel sangue. Inoltre, la presenza di polifenoli e luppolo ridurrebbe l’attività di enzimi responsabili della formazione delle rughe. Insomma ce n’è per tutti i gusti…

Sfortunatamente non è tutto rose e fiori. In particolare una ricerca canadese (ripresa dal sito della Reuters), ha rivelato che chi beve regolarmente birra o liquori può essere più facilmente soggetto a diversi tipi di tumore. Nel dettaglio:

Alcuni ricercatori dell’Università McGill di Montreal hanno condotto un’indagine su circa 3.600 canadesi tra i 35 e i 70 anni e hanno scoperto che chi ha dichiarato di bere alcolici in media una volta al giorno, ha una probabilità maggiore di ammalarsi di alcuni tipi di cancro — all’esofago, allo stomaco, al colon, al pancreas, al fegato, alla prostata e ai polmoni — rispetto agli astemi e ai bevitori occasionali.

Quanto al tipo di alcolici, gli studiosi hanno scoperto che solo la birra e i super alcolici, e non il vino, sono connessi a un maggiore rischio di tumore.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.cronachedibirra.it/media-libri-e-pubblicazioni/2088/birra-e-salute-gli-effetti-collaterali-di-un-uso-consapevole/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)