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Birra: piace sempre di più alle donne

Birra: piace sempre di più alle donne

Dopo anni di dominio degli uomini negli stabilimenti di tutto il mondo aumenta il numero delle degustatrici. Gli esperti: le

papille gustative femminili riconoscono meglio di quelle maschili le caratteristiche della bevandadi VALERIA FRASCHETTI
NIENTE di più maschio di una bionda? Non più: binomio superato, quello tra uomini e birra. Dietro al successo di molte

etichette della bevanda alcolica più bevuta al mondo oggi ci sono sempre più donne. Non quelle che hanno sempre fatto da

metafora dell'oggetto del desiderio nelle pubblicità, bellezze svenevoli a inizio Novecento, avvenenti alla Filippa Lagerback

più di recente. Ma degustatrici, donne in carne ed ossa che in quanto ad acume di olfatto e palato sbaragliano i colleghi di

sesso maschile e per questo stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nei birrifici.
Tra le società che stanno contribuendo ad abbassare l'esondante tasso testosteronico del settore c'è SabMiller, il colosso

britannico che, tra le altre, spilla Peroni, Grolsch e Pilsner Urquell. Nel tentativo di trovare nuovi degustatori per

esaminare le sue miscele, qualche anno fa l'azienda invitò gli impiegati, dalle segretarie agli esperti di marketing, a farsi

avanti. I test non lasciarono dubbi: "Abbiamo scoperto che le persone di sesso femminile sono spesso più sensibili

nell'individuare i livelli di sapore delle birre", ha raccontato al Wall Street Journal Barry Axcell, mastro birraio alla

SabMiller. Il risultato è che oggi tra i loro 1000 assaggiatori professionisti il 30 per cento sono donne: quattro volte in

più di dieci anni fa.
Anche in Italia i panel di degustazione delle industrie birraie somigliano sempre meno a sale d'attesa di un reparto di

urologia. Tra gli assaggiatori della Carslberg due su 12 sono donne, di cui una è anche responsabile del controllo qualità. A

Comun Nuovo, provincia di Bergamo, dove sorge uno degli stabilimenti dell'Heineken, sono addirittura cinque su 15. Mentre

della Forst di Bolzano Margherita Fuchs von Mannstein non è solo mastro birraio, ne è anche amministratrice delegato.

L'abilità delle degustatrici di bionde potrebbe apparire una beffa al buon senso. A voler giudicare dalla quantità di boccali

bevuti, infatti, non ci sarebbero dubbi: gli uomini sembrerebbero dei provetti degustatori di birra: nel mondo sette

consumatori su dieci restano maschi, stando ai sondaggi della Datamonitor Group. Solo che la pratica non sempre rende

perfetti e quando la birra va assaggiata, e non tracannata, le donne hanno la meglio. Questione di fiuto, principalmente.

"Sanno percepire meglio gli odori a concentrazione più bassa", spiega Carlo Odello, del Centro Studi Assaggiatori,

specializzato in ricerche di analisi sensoriali sui prodotti alimentari. A detta del direttore di AssoBirra, Filippo

Terzaghi, "le donne tendono a percepire con più facilità alcuni difetti della bevanda". Come il cosiddetto "sentore di

banana" che si può creare nel processo di fermentazione, o quello di "puzzola" causato dall'esposizione al sole delle

bottiglie.
In realtà, vari studi scientifici hanno da tempo dimostrato che per ragioni fisiologiche il sesso femminile è superiore in

quanto a raffinatezza dell'olfatto: un senso essenziale quando il panel di assaggiatori di un'azienda deve giudicare se le

caratteristiche di una birra, sia quella che zampilla dai fusti degli stabilimenti che quella già imbottigliata,

corrispondono esattamente a quelle prescritte nella ricetta. Dunque, perché il bastione maschio della produzione birraia ha

impiegato tanto a schiudere le sue porte al gentil sesso? I pregiudizi, si sa, sono lenti a morire. Ma per il direttore di

Assobirra il ritardo è anche conseguenza dei preconcetti delle donne verso la bevanda: "A lungo hanno creduto che gonfiasse.

Ora con l'aumento delle consumatrici, che sono il 42% del totale in Italia, stanno crescendo anche le degustatrici". Insomma,

la curiosità vien bevendo. Eppure, l'ascesa delle assaggiatrici è quasi un ritorno alle origini. All'epoca dei sumeri, il

primo popolo birraio, la produzione della bevanda al malto era attività per sole donne.