Birra sulla Rosa
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Egregio Sig. Severgnini,
sono un educatore di adolescenti che compra ogni giorno scolastico la Gazzetta dello Sport, un quotidiano tra i più letti in Italia e certamente il più diffuso tra i ragazzi. Da qualche tempo ho notato che in fondo alla prima pagina compaiono pubblicità di birre di varie nazionalità. Ora io mi chiedo: conoscendo il sempre più ampio il giro di ragazzi che si ubriacano e rovinano se stessi oltre che altri, perché non vietare simili incentivi all'alcol?
La risposta:
Caro Pierpaolo, le dico come la penso. Considerate le schifezze che i ragazzi ingurgitano, la birra è il meno peggio, se consumata in piccole dosi (e all'età giusta). Aggiungo: le pubblicità dell'alcol - anche della birra - sono pericolose quando suggeriscono uno stile di vita (bevo, quanto sono figo!). Ma se tutto - pubblicità e consumi - è fatto con buon senso e nei limiti, eviterei estremismi. Il probizionismo non porta a nulla di buono, come dimostrano i disastri in Europa del nord e in America. Meglio continuare con la nostra tolleranza. Anche se, lo ammetto, le cose vanno peggio anche qui. I ragazzi italiani per cui divertimento=sbronza sono in aumento vertiginoso. Lei è un educatore, lo sa di sicuro. Molti genitori dovrebbe saperlo, e fanno finta di niente.